Stefanelli: “Il mio anno più difficile”

Il bilancio del primo anno del secondo mandato per il sindaco: il racconto dei successi politici e la lotta contro il linfoma

<<Mi hanno aiutato i miei figli, la fede e il sostegno della comunità. Ai cittadini dico: non ignorate i segnali che manda il vostro corpo>>

Tempo di bilanci per il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, al termine del primo anno del suo secondo mandato. Da una parte i numeri: 74 sedute della giunta comunale, 309 delibere dell’esecutivo, 12 consigli comunali con 9 delibere e 2459determine. Dall’altra la vita privata e la lotta a un linfoma non hodgikn di tipo b. L’anno forse più difficile della sua vita. <<I primi sintomi sono emersi durante la campagna elettorale poi il 23 dicembre 2021 su mia insistenza feci una pet tac e uscirono fuori delle macchie. Quel Natale è stato il più brutto della mia vita. Temevo un tumore alle ossa. Approfondendo è emerso il problema ematologico. Il 3 febbraio 2023 farò la prima visita di controllo>>.

Un anno affrontato con coraggio, senza mai nascondere la paura. <<I primi a saperlo sono stati i miei consiglieri di maggioranza: ho detto loro che sarebbero stati sei mesi difficili. Pubblicamente non ne ho mai parlato, ma la gente sapeva, e mi si vedeva anche in volto. Sono stato travolto dall’affetto, dalle più alte cariche istituzionali del territorio all’ultimo dei cittadini>>.

E ancora <<Da una parte è come se avessi ignorato la malattia, continuando a fare la mia vita con le dovute attenzioni, ma mi sono comunque accorto che la mia vita era in funzione delle terapie. Avere tante responsabilità come uomo politico mi ha costretto a restare in campo, pur limitando le attività di rappresentanza. E poi ho quattro ragazzi, ho ancora troppe cose da fare. La fede, la fiducia nella scienza e forse anche l’amore per questo territorio mi ha dato la forza per reagire. Non mi sento un esempio, sono stato fortunato. Le ultime analisi sono andate bene, ma devo restare sotto controllo. Mi sento bene, ho ripreso a fare sport ma non abbasso la guardia. Anzi, ai cittadini dico: non sottovalutate i segnali del vostro corpo>>.

E ora la politica. <<Il mio primo mandato – spiega Stefanelli – è stato caratterizzato da una giunta fissa perché avevamo da risolvere numerosi problemi. In questo secondo mandato si alterneranno varie figure: questo per consentire a più persone di fare esperienza amministrativa, perché quando non mi potrò ricandidare il futuro della città sia lasciato in buone mani>>.

Numerosi i progetti pianificanti, che Stefanelli snocciola con orgoglio: <<Sono progetti di urbanistica ambiziosi per la città, che riguardano diverse aree nella città e che sono essenziali per il suo sviluppo, come la riqualificazione dell’area esterna dell’ex Sieci, con l’Urban Park finanziato dal Ministero dell’Interno con 5 milioni di euro del Pnnr. Stiamo correndo per acquisire tutti i pareri tecnici su un’area vincolata dal Ministero dei Beni Culturali. C’è poi il centro storico di Minturno, anche qui stiamo arrivando a bandire la gara con un finanziamento assegnato dalla Regione Lazio. Attendiamo il finanziamento definitivo per il Museo digitale all’interno del Castello Ducale, che ne determinerà una riqualificazione anche strutturale. Altro grande progetto è quello relativo al Parco culturale al Passo del Garigliano, che andrà a gara entro la fine dell’anno., mentre è in itinere lo studio di fattibilità sulla Cittadella dello Sport>>.

Intanto, sono partiti i lavori per la realizzazione della pista ciclabile sul lungomare di Scauri, che cambierà radicalmente la viabilità su un’area strategica per il turismo balneare, che per due anni ha ricevuto l’ambito vessillo della Bandiera Blu. <<Sarà un modo diverso di vivere il lungomare – rimarca il sindaco Stefanelli – Per la prossima estate avremo quindi attivo anche questo altro servizio, come pure la riqualificazione del Parco Recillo, con un finanziamento di un milione di euro>>. Intanto si pensa a Natale, senza rinunciare alle luminarie ma con un occhio al risparmio energetico.

Alleanze, voto e Terzo Polo – L’Agenda Stefanelli per Regione e Comuni

Il Presidente della Provincia ridefinisce il campo largo: “Deve essere quello delle idee, non quello di chi sta assieme per fare numero”.

<<Prima di parlare di campo largo e alleanze bisognerebbe parlare di cosa vogliamo per le nostre città e per la Regione Lazio>>. Il presidente della Provincia e sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli sposta il focus del dibattito in corso, smonta la prosopopea del campo largo che già esiste nel Lazio e lancia l’idea, per le comunali, di coalizioni civiche improntate sul fare, sganciate dall’appartenenza partitica.

<<Da tempo assisto a una politica urlata, dove sembra che ognuno debba spararla più grossa. Una politica fatta di tifoserie non di persone impegnate a fare il bene del proprio territorio. Credo sia arrivato il momento di fermare questa deriva>> esordisce il Presidente Stefanelli. <<Ci sono appuntamenti importanti durante i quali misurare il nuovo percorso. Non possiamo perdere l’occasione>>. Ovviamente il riferimento è alle regionali e alle comunali 2023. <<Sento parlare di campo largo, di alleanza ampia, spesso facendo riferimento al modello Lazio di Zingaretti. Ma nessuno che parli di programmi, di idee, di cose fatte e cose da fare. Prima dobbiamo capire se questa amministrazione regionale ha governato bene>>. E secondo Stefanelli da migliorare c’è parecchio <<La Regione Lazio in questi anni ha penalizzato ancor di più, se possibile, le province. C’è stato un accentramento enorme di poteri in capo a Roma, lasciando minime le competenze dei territori. Ma è qui che si pianifica e si prendono le decisioni. Non si può ridurre il Lazio a Roma Capitale. Prima si pone questo punto e poi del resto. Rifiuti? Che vogliamo fare, come li vogliamo gestire? Io sono contrario a questi atteggiamenti da no precostituiti che tengono fermo tutto il settore. La politica deve decidere, ma sul serio, non per finta. Riconosco all’Amministrazione Zingaretti di aver sistemato il bilancio, ma poi tante cose non vanno e da questo bisogna partire per costruire un’alleanza vincente>>. Stefanelli respinge anche il discorso sul modello Lazio, sul campo largo che già esiste e amministra la Regione. <<L’attuale maggioranza è nata in tempi diversi e non si può considerarla buona per tutte le stagioni. Quando è nata non esisteva il Terzo Polo ad esempio. Ma dobbiamo anche ricordare che Zingaretti non aveva una maggioranza ed è stato costretto a fare accordi>>. Dunque si riparte da zero o quasi, per il futuro. <<Vogliamo capire come costruire alleanze e questo si fa sui progetti. Poi vengono i nomi. Un metodo che va adottato anche nei comuni al voto>>. Dove, spiega Stefanelli, l’obiettivo è costruire coalizioni civiche che mirino al bene della città, facendo le cose, senza necessariamente rispettare gli schemi dei partiti. Penso al modello Aprilia, dove c’è una maggioranza che non è etichettabile politicamente ma che in dieci anni di cose ne ha fatte tante, può portare risultati>>. Per quanto riguarda invece il Terzo Polo, il primo obiettivo sono le regionali. << Lunedì come Italia Viva faremo un’assemblea nel corso della quale confrontarci e pianificare le prossime iniziative>>. Per la regione si lavorerà ad una lista forte, assieme ad Azione. <<Io non sarò della partita, nel senso che non intendo candidarmi – afferma Stefanelli – Sono Presidente della Provincia e continuerò a fare questo. Ma darò certamente il mio contributo per far crescere il Terzo Polo nel nostro territorio. Sono convinto che possiamo arrivare in doppia cifra alle elezioni regionali. I margini di crescita sono enormi>>.