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Stefanelli: “Costruiamo un ente più forte, ai nostri comuni manca la cultura del lavorare insieme”

“Una Provincia più forte, più moderna. più efficiente”. Ge­rardo Stefanelli, Presidente dell’Ente di via Costa, traccia il bilancio del suo primo anno al vertice. Eletto Il 18 dicembre del 2022, ha vissuto “Un anno non facile per vicende persona­li, e per il fatto che dopo sei me­si metà del Consiglio e cambia­ta per le cadute dei Comuni di Latina e di Terracina”.

Stefanelli elenca i numeri di un anno di lavoro, a partire da «26 milioni di euro per 44 richieste di finanziamento ai fondi Pnrr per l’edilizia scolastica, di cui 6 conclusi. 14 in corso, 19 con ga­ra d’appalto in corso». Ma le scuole sono solo una delle com­petenze principali della Provin­cia: sulla viabilità ad esempio, con 13 milioni di euro investiti sulla manutenzione, ordinaria e straordinaria: il potenzia­mento dell’Ente stesso, con le assunzioni di personale. «le prime dal 2014», con concorsi avviati per le unità nell’immediato e altrettante nel corso del 2023 tra Istruttori amministra­tivi e dirigenti tecnici; la digita­lizzazione con un nuovo sito
web e un piano operativo specifico per la comunicazione sui social. Poi un tema cui Stefa­nelli tiene in modo particolare, «la Provincia come casa dei Co­muni». con l’Ente di via Costa che si pone come centrale di committenza unica per gli ac­quisti in favore delle ammini­strazioni comunali; anche se, ad aderire sono stati Sermone­ta e Itri. E gli altri? I nostri Co­muni non hanno la cultura per lavorare insieme e hanno spesso paura di perdere il controllo su un pezzettino di competenza». E poi il risparmio energeti­co. con 38 impianti su 46 scuo­le ammodernati per un rispar­mio del 35% di energia. sebbe­ne la bolletta – con gli aumenti registrati nel 2022 – sia passata da 1,8 a 3,6 milioni di euro.

Non mancano però le critiche ad altri enti, in primo luogo al­la Regione sul tema del ciclo dei rifiuti. Stefanelli ricorda che «ero commissariato ancora prima di diventare Presiden­te» e la circoscanza che «oggi c’è un’improvvisa sospensione delle procedure per l’insedia­mento degli Egato a causa delle polemiche sugli organi di ge­stione. Ma gli Egato sono fon­damentali, per una pianificazione rispettosa dell’ambiente e al tempo stesso virtuosa dal punto di vista economico: l’Egato può far governare il ci­clo senza bisogno che ci sia unanimità tra i sindaci». Ed è critico anche in relazione alla missiva della Regione che, un paio di settimane fa, invitava la Provincia a valutare anche ini­ziative private per il sito di stoc­caggio del secco residuo: «I no­stri dirigenti hanno risposto tecnicamente agli uffici, e io ho risposto al Vice Presidente del­la Regione, ricordando che noi non facciamo gli imprenditori: se un imprenditore vuole fare una discarica, sta a lui indicare un sito: ci sono purtroppo per­sonaggi che forse non contenti della mole di lavoro sviluppata, vogliono aumentarla, anche facendo pressioni. Questo sarà oggetto di riflessione da parte della comunità delle pubbliche amministrazioni per capire se ci siano spazi per un interven­to”.

Infine, il Presidente apre una polemica anche sulla vicenda Al Karama: “Mentre la Provincia ha messo a disposizione l’ex Rossi Sud, sospendendo anche il bando per l’incubatore di impresa, e il commissario ha avviato gli atti per il nuovo sito, non ho visto il terzo settore, non ho visto soluzioni alternative. Dov’è la società civile?”