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Leopolda 12: la storia della maestra Debora

Gerardo Stefanelli porta a Firenze la sicurezza sul lavoro

Gerardo Stefanelli sabato è intervenuto sul palco della Leopolda 12 accanto all’amico Matteo Renzi. Nei suoi sette minuti a disposizione ha raccontato la storia di Debora, una sua concittadina, che nel 2011 ha perso il marito in un tragico incidente sul lavoro. Quella mattina, insieme al solaio della casa dove stava lavorando, non è caduta solo la sua vita ma le speranze e i sogni di un’intera famiglia.

Da quel dolore Debora ha tirato fuori il bisogno di contribuire attivamente a far crescere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro collaborando al fianco delle associazioni. Tutto questo però non era sufficiente, cresceva in lei il bisogno di fare di più, così ha iniziato a raccontare ai bambini l’importanza di lavorare in sicurezza. I suoi racconti sono cresciuti sempre di più, da lezioni sono diventati progetti e adesso lei vorrebbe che diventassero una parte stabile delle ore obbligatorie di educazione civica.

Abbiamo bisogno di educare alla cultura della sicurezza, di farlo nei bambini fin da piccoli per creare abitudini nuove. Per questo spero la sua richiesta venga accolta. Debora si è rivolta a me quando ha letto sulla stampa del Protocollo per la regolarità e sicurezza sul lavoro che come Presidente della Provincia di Latina avevo chiesto ai Comuni di sottoscrivere nell’ambito dei lavori pubblici.” – ha esordito Gerardo Stefanelli.

L’intervento alla Leopolda

Il Protocollo sulla regolarità e sicurezza sul lavoro della Provincia di Latina

Il Protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore degli appalti pubblici della Provincia di Latina era stato sottoscritto nel marzo del 2023 dal  Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, il presidente dell’Associazione costruttori edili Pierantonio Palluzzi e i rappresentanti dei sindacati di categoria: Massimo Purificato per Feneal UilPaolo Masciarelli per Filca Cisl e Alessio Faustini per Fillea Cgil Latina-Frosinone.  

A dicembre dello stesso anno era stato presentato come un modello virtuoso da replicare per gli appalti pubblici da adottare dai Comuni a tutela della trasparenza e a garanzia dei lavoratori, dopo l’interessamento di alcune amministrazioni locali.

Nel dettaglio il documento attraverso sette articoli disciplina i rapporti e le modalità di esecuzione degli appalti pubblici di lavori da parte della Provincia di Latina

Il Protocollo obbliga le ditte che si aggiudicano i lavori commissionati dalla Provincia per un importo superiore ai 150mila euro a introdurre il badge elettronico di cantiere per gli operai, strumento fondamentale per contrastare il fenomeno del lavoro sommerso; garantire l’equità del trattamento economico degli operai e sconfiggere la concorrenza sleale tra le imprese. Inoltre, prevede almeno due visite in cantiere da parte dell’ente bilaterale territoriale e che la stazione  appaltante possa richiedere alla Cassa edile o ad altro ente bilaterale, in occasione dell’emissione dello stato di avanzamento dei lavori e al termine degli stessi, l’attestazione di congruità del cantiere.

L’invito ai Comuni

Dopo i tragici fatti di Firenze, il 22 Febbraio il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha voluto inoltrare a tutti i Comuni l’invito ad applicare, nel settore dei lavori pubblici affidati alle loro amministrazioni, il Protocollo d’Intesa sulla Sicurezza sul lavoro che l’Ente ha siglato a marzo lo scorso anno.


“È dovere delle istituzioni, a tutti i livelli di governo, agire concretamente per garantire luoghi di lavoro più sicuri e fermare il fenomeno tragico delle “morti bianche” – ha riportato il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – Come Istituzioni è nostro dovere garantire i più alti livelli di sicurezza per i lavoratori nei cantieri edili. Per questo invito responsabilmente tutti gli Amministratori ad accogliere l’invito ad aderire a questo prezioso strumento.”


Il Protocollo per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore degli appalti pubblici della Provincia di Latina
è un modello di buone pratiche con il quale si vuole regolamentare, già in fase di gara, il livello di sicurezza dei cantieri attraverso norme stringenti e perentorie, che non lasciano deroghe sulla loro applicabilità. L’obiettivo primario è quello di contrastare il lavoro sommerso ed irregolare, garantendo la parità di trattamento agli operai e la concorrenza leale tra le ditte.