Marchio Unesco sull’Appia

Firmato a Roma il protocollo d’intesa tra Ministero, Comuni e enti vari per il riconoscimento alla Regina Viarum atteso da anni e adesso a portata di mano. Gli effetti economici e di immagine

Il Comune di Minturno è ufficialmente tra gli enti che hanno sottoscrittoil protocollo d’intesa per la candidatura del sito “Via Appia Regina Viarum” nella lista del patrimonio mondiale dell’U­nesco. Infatti, ieri mattina, presso le Terme di Diocleziano, a Roma, il sindaco Gerardo Stefanelli ha fir­mato il protocollo d’intesa stipulato tra Ministero, Comuni ed enti. “Si tratta – ha affermato il primo cittadino minturnese – di un’opportunità enorme in chiave turistico-culturale anche per il nostro Comune, che vanta uno dei pochi tratti originali della Via Appia, non intaccato dall’urbanizzazione: il Decumanus Maximus attra­versa il sito archeologico di Min­tunae, a ridosso del fiume Gari­gliano. La vicinanza alla Capitale e al percorso forse più noto dell’antica “autostrada”, ci consentirà di beneficiare dell’aspetto di gravitazione attrattiva della parte “roma­na” dell’Appia antica, a differenza di siti parimenti importanti ma di­stanti da Roma. L’adesione a tale progetto-ha proseguito Stefanel­li• rappresenta un’occasione importante di valorizzazione delle testimonianze storiche e di rilancio dell’immagine del comprensorio turistico dì Minturno Scauri e fa seguito alle iniziative sostenute in passato dal nostro ente: incontro al Teatro Romano con lo scrit­tore Paolo Rumiz (autore del libro “Appia’), rassegna “Solcare Minturnae”, riscoperta del Castrum e 190° anniversario della costruzione del Ponte Real Ferdinando”. L’appuntamento di ieri mattina ha registrato la presenza del Sottosegretario alla cultura, Gianmarco Mazzi, davanti al quale il Comune aurunco ha formalizzato la sua collaborazione a promuove­re tutte le iniziative utili e necessa­rie al più soddisfacente raggiungi­mento di questo ambizioso obiet­tivo per l’antica strada militare e commerciale verso Oriente, lunga circa 900 chilometri. Il Segreta­riato generale del Ministero della Cultura ha promosso il progetto di candidatura della Via Appia anti­ca, nel suo percorso integrale da Roma a Brindisi, comprensivo della variante traianea, per l’iscrizione nella lista Unesco, e ne ha finanziato l’iter procedurale con specifici fondi {circa 19 milioni di euro) collegati al Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr, intervento n. 12 – Per­corsi nella Storia – Treni storici e itinerari culturali”. Dopo la firma di ieri del protocollo d’intesa, la candidatura sarà valutata il pros­simo 20 gennaio dal consiglio direttivo della Commissione italiana Unesco. Il progetto, che coin­volge 4 regini (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 12 province, 73 municipi e 15 parchi, sarà invia­to poi a Parigi, insieme al piano di gestione del sito.

Appia patrimonio Unesco. La candidatura è ufficiale

L’App a Antica è ufficialmente candidata a entrare nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco. Si è svolta ieri mattina a Roma presso le Terme di Diocle­ziano la cerimonia di sottoscri­zione del Protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura e gli en­ti locali coinvolti nel progetto per il riconoscimento mondiale
del sito La “Via Appia, Regina Viarum”. La candidatura dell’Appia Antica riguarda il percorso integrale da Roma a Brindisi e com­prensivo della variante traianea, per un totale di 900 chilometri di strada. La cerimonia è stata pre­sieduta dal sottosegretario alla
Cultura Gianmarco Mazzi. Il progetto coinvolge le Regioni Lazio, Campania. Basilicata e Puglia, 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeolo­gia Sacra e 25 università italiane e straniere. Tra i numerosi firmatari del documento. hanno presenziato all’evento anche il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli e diversi rappresentanti dei comuni pontini di Latina, Cisterna, Norma – con l’Antica Norba – Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno.

Il Prossimo 20 gennaio la candidatura sarà valutata dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, dopodiché il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito candidato, sarà inviato a Parigi per la decisione finale.

“Con questo atto – ha spiegato il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – intendiamo supportare concretamente la valorizzazione di una risorsa tra le più importanti del nostro territorio e, in sinergia con gli altri sottoscrittori, a farne un elemento di sviluppo sul fronte turistico per la Provincia di Latina. Si tratta di una grande opportunità per tutto il territorio provinciale”.

“Una grande occasione per assicurare un giusto e corretto equilibrio tra conservazione, sostenibilità e sviluppo” affermano il sindaco di Formia Gianluca Taddeo e l’assessore al turismo Giovanni Valerio. “E’ stato un lavoro intenso che si è protratto per molto tempo”, aggiunge il sindaco di Cisterna Valentino Mantini. “Un orgoglio aver potuto sostenere questa candidatura, l’Appia è una strada che unisce differenti territori ed epoche storiche”, è il commento del sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli. “La giornata più emozionante da quando sono sindaco”, ha scritto sui social il sindaco di Norma Andrea Dell’Omo per il riconoscimento riservato all’area archeologica di Norba. Per il sindaco di Gaeta Cristian Leccese “è necessario tutelare e valorizzare dal punto di vista urbanistico, paesaggistico e socio-economico i territori interessati, facendo rete”.

L’intenzione di tutti i soggetti firmatari è quella di costituire una struttura tecnica dedicata al coordinamento e monitoraggio del sito “Via Appia Regina Viarum”, all’attuazione del Piano di gestione e, nel caso di un esito positivo della candidatura, alla realizzazione degli atti e degli interventi necessari per mantenere tale status. I sottoscrittori si impegnano a coordinarsi e a collaborare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per la valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree candidate.

“La Via Appia è un esempio della grandezza romana, la prima via pubblica e il prototipo, anche dal punto di vista tecnico di altre strade che hanno poi costruito i romani – ha spiegato il Sottosegretario Mazzi – Ma è anche molto di più, era un crocevia culturale, parte del sistema culturale e sociale del mondo romano: questo sarà l’aspetto sul quale puntiamo”.

Monumento dell’ingegneria stradale, la via Appia, fatta realizzare dal censore Appio Claudio nel 312 a.C., esibisce ancora in molti tratti la perfezione tecnica delle pavimentazioni, la grandiosità dei ponti, delle sostruzioni, delle tagliate e delle innumerevoli altre opere infrastrutturali e di bonifica idraulica. Il significato storico e culturale della via Appia e dei suoi monumenti ha fatto sì che la via sia diventata un simbolo carico di valore che studiosi a artisti, con le loro opere, hanno contribuito a mantenere vivo e accrescere fin dal Rinascimento.

Stefanelli: sostengo D’Amato. Il Terzo Polo sarà una sorpresa

Il Presidente della Provincia non sarà candidato ma nemmeno super partes: “La partita nel Lazio è tutta da giocare, D’Amato può vincere”

Si avvicinano le regionali e ormai possiamo dirlo: è ufficiale che Gerardo Stefanelli, Presidente della Provincia, non si candiderà ma sosterrà comunque il Terzo Polo.

Perché ha deciso di non candidarsi per le regionali?

“Lo avevo già detto tempo fa, ora lo confermo. Certo, mi ha fatto piacere ricevere in questi giorni tanti attestati di stima e sapere che in molti mi avrebbero voluto vedere tra i candidati al Consiglio Regionale, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare sia in Provincia che a Minturno. Ritengo che sia giusto rispettare gli impegni presi nei confronti di chi mi ha sostenuto come Presidente e come Sindaco. D’altronde è quello che i cittadini chiedono alla politica: serietà e devozione”

Da occhio esterno, come vede la prossima competizione elettorale?

“Non essere candidato in prima persona non vuol dire che sono super partes. Metterò il mio impegno a favore del Terzo Polo e a sostegno di Alessio D’Amato presidente. Anche perché penso che la partita sia ancora tutta da giocare, Visto che il Centrodestra ha fatto una scelta più mediatica che politica con il suo candidato alla presidenza, mentre i 5 Stelle guardano al loro posizionamento ecologista europeo più che agli interessi dei cittadini del Lazio”

Il Terzo Polo quindi è vivo?

“E’ vivo più che mai, soprattutto in provincia di Latina. Abbiamo costruito una squadra competitiva e stiamo lavorando per far sì che il nostro progetto politico sia radicato nei territori. La parola chiave è impegno, non ci sono protagonismi, ma viaggiamo tutti gli uni accanto agli altri. Devo dire che è emozionante, perché stiamo partecipando alla costruzione di qualcosa di importante. Spesso si abusa della parola squadra, ma avendo giocato per anni a basket posso dire che lo spirito che si respira nel Terzo Polo è proprio quello di uno spogliatoio affiatato dove anche chi siede in panchina gioca un ruolo da protagonista”.

Ci sta dicendo che lei è una sorta di allenatore-giocatore?

“No, dico che non si fa politica solo nei trenta giorni di campagna elettorale e i capitani, anche se coraggiosi, da soli non vincono i mondiali. Sono sicuro che ce la giochiamo anche noi per eleggere un consigliere regionale e questo darà ancora più forza per strutturare il partito sul territorio. Il Terzo Polo può rappresentare il valore aggiunto del centrosinistra e tenere la partita per la Presidenza della Regione Lazio aperta fino all’ultimo voto a differenza di quanto dicano i sondaggisti”.

Crede nel “miracolo”?

“Credo nel lavoro e nella credibilità. Sanità, infrastrutture e innovazione digitale: su questi temi si gioca il futuro della provincia di Latina all’interno della Regione. Bisogna correre e attuare gli investimenti nelle strutture sanitarie finanziati dal PNRR, vogliamo accelerare sulle infrastrutture viarie che aspettano da decenni di essere realizzate e continuare a compulsare gli stakeholder pubblici e privati sulla innovazione digitale con particolare attenzione al mondo della scuola e a quello degli enti pubblici”.