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Appia patrimonio Unesco. La candidatura è ufficiale

L’App a Antica è ufficialmente candidata a entrare nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco. Si è svolta ieri mattina a Roma presso le Terme di Diocle­ziano la cerimonia di sottoscri­zione del Protocollo d’intesa fra il Ministero della Cultura e gli en­ti locali coinvolti nel progetto per il riconoscimento mondiale
del sito La “Via Appia, Regina Viarum”. La candidatura dell’Appia Antica riguarda il percorso integrale da Roma a Brindisi e com­prensivo della variante traianea, per un totale di 900 chilometri di strada. La cerimonia è stata pre­sieduta dal sottosegretario alla
Cultura Gianmarco Mazzi. Il progetto coinvolge le Regioni Lazio, Campania. Basilicata e Puglia, 12 tra Province e Città metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeolo­gia Sacra e 25 università italiane e straniere. Tra i numerosi firmatari del documento. hanno presenziato all’evento anche il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli e diversi rappresentanti dei comuni pontini di Latina, Cisterna, Norma – con l’Antica Norba – Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno.

Il Prossimo 20 gennaio la candidatura sarà valutata dal Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, dopodiché il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito candidato, sarà inviato a Parigi per la decisione finale.

“Con questo atto – ha spiegato il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – intendiamo supportare concretamente la valorizzazione di una risorsa tra le più importanti del nostro territorio e, in sinergia con gli altri sottoscrittori, a farne un elemento di sviluppo sul fronte turistico per la Provincia di Latina. Si tratta di una grande opportunità per tutto il territorio provinciale”.

“Una grande occasione per assicurare un giusto e corretto equilibrio tra conservazione, sostenibilità e sviluppo” affermano il sindaco di Formia Gianluca Taddeo e l’assessore al turismo Giovanni Valerio. “E’ stato un lavoro intenso che si è protratto per molto tempo”, aggiunge il sindaco di Cisterna Valentino Mantini. “Un orgoglio aver potuto sostenere questa candidatura, l’Appia è una strada che unisce differenti territori ed epoche storiche”, è il commento del sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli. “La giornata più emozionante da quando sono sindaco”, ha scritto sui social il sindaco di Norma Andrea Dell’Omo per il riconoscimento riservato all’area archeologica di Norba. Per il sindaco di Gaeta Cristian Leccese “è necessario tutelare e valorizzare dal punto di vista urbanistico, paesaggistico e socio-economico i territori interessati, facendo rete”.

L’intenzione di tutti i soggetti firmatari è quella di costituire una struttura tecnica dedicata al coordinamento e monitoraggio del sito “Via Appia Regina Viarum”, all’attuazione del Piano di gestione e, nel caso di un esito positivo della candidatura, alla realizzazione degli atti e degli interventi necessari per mantenere tale status. I sottoscrittori si impegnano a coordinarsi e a collaborare, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, per la valorizzazione socio-economica dei territori di riferimento delle aree candidate.

“La Via Appia è un esempio della grandezza romana, la prima via pubblica e il prototipo, anche dal punto di vista tecnico di altre strade che hanno poi costruito i romani – ha spiegato il Sottosegretario Mazzi – Ma è anche molto di più, era un crocevia culturale, parte del sistema culturale e sociale del mondo romano: questo sarà l’aspetto sul quale puntiamo”.

Monumento dell’ingegneria stradale, la via Appia, fatta realizzare dal censore Appio Claudio nel 312 a.C., esibisce ancora in molti tratti la perfezione tecnica delle pavimentazioni, la grandiosità dei ponti, delle sostruzioni, delle tagliate e delle innumerevoli altre opere infrastrutturali e di bonifica idraulica. Il significato storico e culturale della via Appia e dei suoi monumenti ha fatto sì che la via sia diventata un simbolo carico di valore che studiosi a artisti, con le loro opere, hanno contribuito a mantenere vivo e accrescere fin dal Rinascimento.