Stefanelli: sostengo D’Amato. Il Terzo Polo sarà una sorpresa

Il Presidente della Provincia non sarà candidato ma nemmeno super partes: “La partita nel Lazio è tutta da giocare, D’Amato può vincere”

Si avvicinano le regionali e ormai possiamo dirlo: è ufficiale che Gerardo Stefanelli, Presidente della Provincia, non si candiderà ma sosterrà comunque il Terzo Polo.

Perché ha deciso di non candidarsi per le regionali?

“Lo avevo già detto tempo fa, ora lo confermo. Certo, mi ha fatto piacere ricevere in questi giorni tanti attestati di stima e sapere che in molti mi avrebbero voluto vedere tra i candidati al Consiglio Regionale, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare sia in Provincia che a Minturno. Ritengo che sia giusto rispettare gli impegni presi nei confronti di chi mi ha sostenuto come Presidente e come Sindaco. D’altronde è quello che i cittadini chiedono alla politica: serietà e devozione”

Da occhio esterno, come vede la prossima competizione elettorale?

“Non essere candidato in prima persona non vuol dire che sono super partes. Metterò il mio impegno a favore del Terzo Polo e a sostegno di Alessio D’Amato presidente. Anche perché penso che la partita sia ancora tutta da giocare, Visto che il Centrodestra ha fatto una scelta più mediatica che politica con il suo candidato alla presidenza, mentre i 5 Stelle guardano al loro posizionamento ecologista europeo più che agli interessi dei cittadini del Lazio”

Il Terzo Polo quindi è vivo?

“E’ vivo più che mai, soprattutto in provincia di Latina. Abbiamo costruito una squadra competitiva e stiamo lavorando per far sì che il nostro progetto politico sia radicato nei territori. La parola chiave è impegno, non ci sono protagonismi, ma viaggiamo tutti gli uni accanto agli altri. Devo dire che è emozionante, perché stiamo partecipando alla costruzione di qualcosa di importante. Spesso si abusa della parola squadra, ma avendo giocato per anni a basket posso dire che lo spirito che si respira nel Terzo Polo è proprio quello di uno spogliatoio affiatato dove anche chi siede in panchina gioca un ruolo da protagonista”.

Ci sta dicendo che lei è una sorta di allenatore-giocatore?

“No, dico che non si fa politica solo nei trenta giorni di campagna elettorale e i capitani, anche se coraggiosi, da soli non vincono i mondiali. Sono sicuro che ce la giochiamo anche noi per eleggere un consigliere regionale e questo darà ancora più forza per strutturare il partito sul territorio. Il Terzo Polo può rappresentare il valore aggiunto del centrosinistra e tenere la partita per la Presidenza della Regione Lazio aperta fino all’ultimo voto a differenza di quanto dicano i sondaggisti”.

Crede nel “miracolo”?

“Credo nel lavoro e nella credibilità. Sanità, infrastrutture e innovazione digitale: su questi temi si gioca il futuro della provincia di Latina all’interno della Regione. Bisogna correre e attuare gli investimenti nelle strutture sanitarie finanziati dal PNRR, vogliamo accelerare sulle infrastrutture viarie che aspettano da decenni di essere realizzate e continuare a compulsare gli stakeholder pubblici e privati sulla innovazione digitale con particolare attenzione al mondo della scuola e a quello degli enti pubblici”.

Dialogo tra Province per contare di più

In programma un vertice tra Latina e Frosinone

Un vertice venerdì a Frosino­ne tra i due presidenti delle Pro­vince, Luca De Stefano e Gerardo Stefanelli. Obiettivo: costruire delle sinergie tra i due territori che rappresentano il Lazio sud. Giovani, ambiziosi, con una sim­patia antica e attuale per Matteo Renzi: i due presidenti sono quanto mai simili e hanno un fee­ling antico. Ora, però, alla guida dei due enti provinciali, intendo­no gettare le basi per un lavoro comune che abbia con1e denomi­natore la crescita di entrambi i territori
Dalla cancellazione delle Pro­vince provata e mai completa­mente attuata dopo la riforma Delrio, i territori cli Latina e Fro­sinone hanno subito importanti trasformazioni, finendo per esse­re sempre più interconnessi in vari ambiti. La fusione più importante è stata certamente quel­la della Camera di Commercio, che ha creato una vera e propria potenza economica che unisce i due territori e mette in contatto professionisti e aziende che por­tano ricchezza e opportunità sui territori. Altro esempio virtuoso è quello del Consorzio industria­le unico. Ma ora questa sinergia sperimentata nelle questioni economiche potrebbe avere de­gli sviluppi in ambito politico.
Stefanelli e Di Stefano si ve­dranno nel fine settimana a Fro­sinone. Un incontro per discute­re delle questioni che coinvolgo­no entrambe le province, dalle risorse economiche sempre scarse alla necessità cli avere delle rispo­ste concrete in ambito infrastrutturale e sociale. In particolare quel che preoccupa è il tema del­l’occupazione: nonostante la presenza di aziende e piccole e medie imprese sane e agili, il nu­mero dei disoccupati è sempre alto e i due presidenti vorrebbero lasciare un’impronta creando delle opportunità d’impiego che smuovano il settore. Una sinergia tra i due presidenti, poi, avrebbe anche un tornaconto dal punto di vista politico. La pro­spettiva per entrambi, infatti, è quella di doversi confrontare a breve con un governo regionale di centrodestra. Avere la forza di un territorio vasto come il Lazio sud per rivendicare le necessità dei propri cittadini rischia di es­sere indispensabile per far senti­re la propria voce.

Stefanelli: no alla corsa per le regionali Decisione definitiva

Il sindaco di Minturno spazza via qualsiasi indiscrezione e rilancia il suo impegno per il Comune

Impazza il toto-candidato per le prossime elezioni regionali e in particolare a Minturno le ipotesi su eventuali discese in campo si rincorrono quotidianamente. Un’attenzione speciale è rivolta verso la coalizione che appoggia il Sindaco Gerardo Stefanelli. Quest’ultimo, secondo alcune indiscrezioni veniva indicato come possibile candidato nelle liste di Azione – Italia Viva o, in alternativa, qualche altro componente della coalizione. Ieri è stato lo stesso primo cittadino di Minturno a fare chiarezza sulla questione, spiegando che non ha intenzione di correre per un posto alla Pisana, pur se le richieste non mancherebbero.

“Sicuramente – ha detto il Sindaco Stefanelli – fanno piacere gli attestati di stima di cittadini e amministratori, che vedrebbero bene un impegno diretto alle prossime elezioni regionali. Non posso negare che questi stessi attestati mi lusingano e mi fanno vacillare, ma credo razionalmente che io debba continuare a mantenere fede al patto stipulato con i cittadini che mi hanno votato per un secondo mandato sindacale e con i tanti colleghi amministratori locali che mi hanno voluto come Presidente della Provincia di Latina. E proprio verso l’Amministrazione di via Costa, tra l’altro, in questi mesi, nonostante le difficoltà, abbiamo messo in campo una progettualità importante, che inizia a dare risultati in termini di cantieri aperti e di finanziamenti ottenuti. Sarebbe veramente un peccato interrompere un lavoro così importante”.

Dichiarazioni che spazzano via il campo da indiscrezioni di una sua possibile discesa in campo alle regionali, pur se rimane in piedi l’ipotesi di un altro candidato di riferimento della maggioranza, che mantenga in caldo i voti, che potrebbero poi riversarsi su altri aspiranti consiglieri regionali.

Ma Stefanelli continua a pensare soprattutto a Minturno, come ha ribadito affermando che “il Comune che guido occupa sempre il primo posto nei miei pensieri da amministratore. Infatti, nei prossimi mesi rilancerò il mio impegno per portare a termine i progetti avviati in questi anni e completare la visione di città che abbiamo iniziato a costruire già nel 2016. Nessun passo indietro, anzi un passo avanti, con ancora più determinazione e passione”.

E il primo cittadino rimarca il lavoro fatto, ma anche il momento attuale che sta vivendo la comunità. “Vorrei sottolineare – ha concluso il massimo esponente del Comune aurunco – il fatto che in questi giorni si può notare che oramai siamo una comunità viva e vivace in tutte le sue componenti. Lo testimonia il fatto che al di là del ricco e variegato programma natalizio messo in campo dall’Amministrazione Comunale, sono tante le iniziative culturali e di solidarietà organizzate dalle associazioni, dalle parrocchie, dalle istituzioni scolastiche. Ciò è una dimostrazione che è cresciuta la città ma anche e soprattutto la comunità”.

Il Terzo Polo si mette alla prova delle urne: al lavoro su progetti e candidature

Il nome di spicco per la lista delle regionali rimane quello del Presidente della Provincia Stefanelli . Dentro anche i consiglieri comunali espressi sul territorio

Si è tenuta sabato 10 dicembre l’Assemblea programmatica del Terzo Polo Azione – Italia Viva in vista delle prossime elezioni regionali.

L’incontro, finalizzato alla stesura del programma, ha visto la partecipazione di molti attivisti impegnati su più tematiche: sanità, sviluppo del territorio, infrastrutture, pubblica amministrazione, PNRR, turismo, cultura e tutti quei settori determinanti per lo sviluppo della Regione Lazio, in particolare per la Provincia di Latina in termini di sviluppo economico, sociale e ambientale.

“Le proposte elaborate saranno parte integrante del programma elettorale a sostegno del candidato Presidente Alessio D’Amato. Nelle prossime settimane si proseguirà con la stesura delle proposte coinvolgendo cittadini, organizzazioni e professionisti della nostra provincia per ultimare una proposta politica quanto più concreta e attenta alle esigenze del territorio – spiega il coordinatore provinciale di Azione Davide Zingaretti – Parallelamente al lavoro sulle linee programmatiche prosegue il lavoro sulle candidature al consiglio regionale che verranno ufficializzate nei prossimi giorni”.

Le elezioni regionali del Lazio si celebreranno i prossimi 12 e 13 febbraio 2023. Si voterà la domenica dalle 7 alle 23 e il lunedì dalle 7 alle 15. Il decreto che indice i comizi in vista del voto è stato firmato nelle scorse ore dal Presidente vicario della Regione Lazio Daniele Leodori.

Il Terzo Polo, la nuova formazione politica che sta nascendo dall’accordo di Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi, punta a conquistare un risultato di tutto rispetto, possibilmente arrivando in doppia cifra a livello regionale. Per fare ciò, però, non è sufficiente il traino del voto di opinione garantito anche dall’appeal dei leader nazionali. Serve un solido radicamento a livello locale.

In questa direzione stanno lavorando i due partiti. E per le regionali è necessario avere in campo i nomi di maggior seguito sul territorio. Per questa ragione il Terzo Polo sta provando a convincere alla candidatura il Sindaco di Minturno e Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli. I candidati consiglieri, infatti, devono raccogliere i voti di preferenza e Stefanelli rappresenta uno dei personaggi più conosciuti nella provincia pontina.

Allo stesso modo è probabile che nel nord pontino tocchi a uno dei consiglieri comunali che il Terzo Polo esprime, a partire da Vincenzo Giovannini e Davide Zingaretti. Uno di loro sarà sicuramente nella rosa per le regionali, se non entrambi. A Terracina c’è poi Arcangelo Palmacci, altro nome di rilievo nel gruppo del Terzo Polo. Probabile, su Latina città, anche la Candidatura di Nicoletta Zuliani, ex consigliera comunale e nel 2021 candidata sindaco a Latina, sostenuta proprio da Azione. Nel sud pontino si vocifera di contatti con l’ex Sindaco di Fondi Luigi Parisella, che sarebbe un colpaccio per il movimento centrista. Altro nome che circola nell’area del Terzo Polo è quello della ex consigliera di Terracina e della Provincia, Barbara Carinci. Insomma, la situazione è in divenire e presto bisognerà tirare le somme.

Elezioni regionali, per il Terzo Polo è la prova del nove

Tra i nomi in circolazione il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli, Nicoletta Zuliani, Davide Zingaretti e anche l’ex deputato Federico Fauttilli

«Un altro passo avanti verso la trasformazione del Terzo Polo in un vero e proprio soggetto politico unitario». Il segretario provinciale di Azione Davide Zingaretti commenta così l’esito dell’assemblea nazionale dello scorso fine settimana a Napoli che ha eletto Mara Carfagna presidente di Azione e soprattutto ha dato il via libera al proseguimento del percorso unitario con Italia Viva.

Il terzo Polo, dato dai sondaggi attorno al 10 per cento, sopra Lega e Forza Italia, vuole trasformare in realtà le intenzioni di voto e per farlo è necessaria una presenza concreta sui territori. L’assemblea nazionale di Azione a Napoli ha visto la partecipazione di una folta delegazione pontina, guidata proprio dal segretario Davide Zingaretti. «L’assemblea ha sancito il percorso unitario che ci porterà a coniugare la nostra esperienza con quella di Italia Viva. Ma è stata anche l’occasione per chiarire quelli che dovranno essere i passaggi in vista delle prossime scadenze elettorali, in particolare per quel che concerne le alleanza alle amministrative». E qui entrano in ballo le elezioni di Latina, Aprilia e Terracina. «La linea è chiara – dice Zingaretti – avremo il compito di costruire alleanze dialogando con le forze dell’area europeista e liberale e con quelle forze civiche che si sono distinte sui territori». Intanto però c’è da chiudere la partita della lista per le regionali. Sui nomi Zingaretti non si sbilancia, ma assicura sul metodo. «L’obiettivo è avere una lista in primo luogo rappresentativa dell’intero territorio provinciale e poi formata da amministratori che già abbiano esperienza e che siano in grado di portare a casa un numero di consensi considerevole per far crescere il partito».

I nomi che circolano, in questo senso, sono diversi. Primo fra tutti quello del presidente della Provincia Gerardo Stefanelli. A Latina città è in preallarme la ex consigliera comunale Nicoletta Zuliani e lo stesso Zingaretti ad Aprilia. Tra gli altri nomi che si fanno ci sono quelli dell’ex deputato Federico Fauttilli e della ex consigliera provinciale di Terracina, Barbara Carinci.L’attesa per le decisioni sulla lista è tutta legata chiaramente al presidente Stefanelli. Il partito di Calenda e Renzi punta a fare un risultato importante nelle regioni al voto, ossia Lombardia e Lazio. E in queste zone sta chiedendo un impegno diretto proprio agli amministratori locali in carica, sindaci in primis. Una candidatura che rischia spesso di non essere in grado di portare a un eletto certo ma che serve al partito per fare il pieno di consensi e trasformare le intenzioni di voto degli elettori nei sondaggi in consensi concreti.

In provincia di Latina i numeri sono chiaramente diversi per la forza differente che hanno rispetto al nazionale i partiti del centrodestra. Ma il Terzo polo è convinto di poter dire la propria e di erodere consensi importanti anche a destra. Le regionali, in questo senso, saranno la prova del 9.

“Anche sui rifiuti si è smesso di discutere e di decidere”

Il Presidente dell’Amministrazione Provinciale: “Siamo in un vuoto di potere. La politica non esercita più il ruolo di mediazione tra sindaci e comunità”

Non ci sono gli impianti e nemmeno i siti per ospitarli, perché nessuno vuole individuarli. Intanto i cittadini pagano per un servizio inevitabilmente carente e da domani pagheranno ancora di più, pur continuando a non avere una struttura gestionale sul territorio.

Presidente Stefanelli, restiamo a guardare?

“Adesso ci sono le condizioni ideali per la tempesta perfetta. La Regione ha commissariato la Provincia, il Commissario ad acta non ha preso una decisione e nel frattempo è stato istituito con legge regionale l’Egato4, cioè l’ambito ottimale territoriale dei rifiuti. Ma istituito non vuol dire costituito, perché mancano ancora i decreti attuativi della giunta regionale. Il direttore dell’area rifiuti della Regione dice che entro le prossime settimane si farà tutto. Ma nel frattempo si lavora per fare il calcolo del peso ponderato di ciascuna città aderente all’Egato, calcolo che si farà sulla base del peso demografico di ciascun comune e del numero di impianti dei rifiuti ospitati sul territorio. Potrebbe quindi verificarsi che Aprilia avrà più peso di Latina, a meno che quando si parla di impianti non si considerino anche quelli dismessi, come le due discariche di Borgo Montello”.

Tutto questo vuol dire che siamo entrati in un vuoto decisionale ufficiale, dopo quello “di fatto”, vissuto fino a ieri grazie all’inerzia dei sindaci? Adesso chi prenderà iniziative in materia di rifiuti?

“Le decisioni che servono sono quelle riguardanti gli impianti necessari alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti all’interno dei confini del nostro territorio, e in questo momento c’è effettivamente un vuoto di potere. E si tenga presente che saranno i decreti attuativi regionali a stabilire come si dovrà procedere alla nomina del Consiglio Direttivo dell’Egato, composto da 4 consiglieri e un presidente che percepiranno uno stipendio. Sarà poi il Consiglio direttivo a nominare un Direttore generale e un sindaco Revisore dei conti. E l’elaborazione del piano d’ambito. Da tutto questo iter dovrà venir fuori la definizione del sistema integrato provinciale dei rifiuti”.

Insomma si riparte da zero. E tra qualche giorno, quando chiuderanno le ultime discariche del Lazio ancora in esercizio, cosa succederà?

“Posso dire che in provincia di Latina non accadrà nulla di nuovo, perché nei giorni scorsi ho ricevuto, insieme ai sindaci dei comuni pontini che conferiscono i rifiuti indifferenziati ad Aprilia, una comunicazione da Fabio Altissimi, per conto di Rida Ambiente, che ci informa di aver trovato una soluzione per trasferire i residui dei rifiuti sottoposti a Tmb in impianti extraregionali senza alcun aggravio di costi. Questo significa che i comuni non subiranno aumenti, e dunque nemmeno i cittadini. Mi pare una buona notizia”.

Siamo più di prima alla mercè dell’imprenditoria privata; stavolta ci è andata di lusso, ma nessuno può garantire che domani le cose restino le stesse. La politica non dice niente, i sindaci non parlano, ma cosa sta succedendo?

“Mai sentito un partito prendere posizione sulla questione dei rifiuti. Sono io a domandarmi dove siano finiti i partiti e con loro dove sia finito il ruolo di guida per i sindaci e per le politiche amministrative. E non è soltanto un problema di rifiuti. Prendiamo il metano: Latina è il comune capofila dell’Atm, Ambito Territoriale Minimo, e dovrebbe attivare gli stessi meccanismi previsti per la gestione dell’acquane dei rifiuti. Lei sa dove si è nascosto l’Atm? Io non lo so. Quello che vedo, è invece il fatto che le aziende che si occupano della distribuzione dell’acqua, di gas e di fibre per le comunicazioni, rompono strade, bucano marciapiedi, un giorno una e un giorno l’altra, e non c’è nessuno che si preoccupi di razionalizzare e armonizzare questi interventi. Direi che quando si scava, anziché posare un tubo e richiudere, se ne potrebbero sistemare due o tre, a disposizione di tutti gli interventi prevedibili nel medio e lungo periodo”.

Essendo questo un problema di tutti i comuni, dovrebbero essere i sindaci a cercare di fare sistema su questo tipo di situazioni. E tanto per non allontanarci dal tema di questa intervista, che verte sui rifiuti, stiamo parlando degli stessi sindaci che non sono riusciti a trovare un accordo sul sito per ospitare la discarica per i residui del Tmb.

“Proprio così. E cerco di spiegarmi meglio. Acqualatina fattura tra i 120 e i 130 milioni di euro l’anno; stando ai Pef dei comuni pontini, il valore complessivo delle fatturazioni per la gestione del servizio legato ai rifiuti è di altri 120 milioni di euro. Significa che ogni anno per queste due voci, acqua e rifiuti, vengono movimentati 250 milioni di euro, che gravano interamente sulle spalle dei cittadini. La politica potrebbe, forse dovrebbe, interrogarsi su una gestione virtuosa per trasformare queste attività in una risorsa. Se è vero che le aziende impegnate nella gestione di questi servizi sono energivore, dai consumi degli automezzi a quelli delle pompe di sollevamento, fino agli impianti di depurazione. Non è normale che si debba pagare per conferire i nostri rifiuti all’estero dove li utilizzano per produrre energia. Ma perché non lo facciamo noi?”.

Dunque nessuno parla, nessuno si confronta, nessuno lancia idee più o meno valide. Neanche alla vigilia delle elezioni regionali i partiti si sprecano a presentare programmi che prevedano interventi migliorativi per la gestione dei servizi. Eppure c’è in ballo il nostro futuro per i prossimi cinque anni.

“Dovremmo aver già cominciato a domandarci come sarà e come farà l’azienda che dovrà provvedere alla raccolta, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti. Come si muoverà sul territorio? Con quale prospettiva, e con quale obiettivo? Tutto questo presuppone una profonda conoscenza del territorio, della popolazione e dei diversi settori nei quali un’azienda di servizi è chiamata ad intervenire. Quanta gente c’è da servire? Dove risiede? Quali sono i siti per gli impianti necessari? Dove vanno collocati per risparmiare risorse e consumi? Quali sono le strade da percorrere per gli spostamenti degli automezzi? Tutto questo backround di conoscenze, attualmente ce l’ha soltanto Acqualatina, l’azienda che ha un rapporto diretto con tutti i cittadini, che conosce gli utenti, che è in grado di sapere chi paga,quanto paga, come paga e attraverso quale banca. Il “Big data” di questa provincia è nelle mani di Acqualatina, e si tratta di un patrimonio costruito in vent’anni con i soldi dei cittadini versati con le bollette, dunque è patrimonio della comunità e dovrebbe tornare alla comunità sotto forma di multiutility a servizio del territorio”.

Dobbiamo affidare la gestione dei rifiuti ad Acqualatina oppure dobbiamo pretendere da Acqualatina la restituzione di quello che chiama “Big data”?

“Potremmo riprendere il discorso avviato da Carlo Medici sulla pubblicizzazione dell’acqua, trattare con Veolia per portare l’azienda interamente nelle mani dei comuni dell’Ato4 e farne il centro propulsore della multiutility provinciale”.

La Provincia ha appena chiesto ad Acqualatina la restituzione di 18 milioni di euro, e adesso Lei vuole riportare a casa la spa che gestisce il servizio idrico?

“Forse è più semplice di quanto si creda. Veolia ha fatto un aumento di capitale insieme alla Provincia, che si è fatta carico di anticipare le quote dei comuni, cioè i 18 milioni che ora chiediamo. Intorno a questa cifra si possono costruire diversi scenari, ma ci vuole un obiettivo, un disegno. E’ quello che chiedo alla politica: vogliamo ragionare su questi temi? Vogliamo decidere se continuare a convivere con i privati oppure no? E se vogliamo tentare la strada della ripubblicizzazione dell’acqua, facciamolo, ma preservando il patrimonio rappresentato da Acqualatina, altrimenti rischiamo di replicare la disavventura di Latina Ambiente. I partiti devono fare da camera di compensazione tra i sindaci e le comunità del territorio. Siamo in un momento molto delicato e faccio un appello tutta la politica e a chi ha la responsabilità di governo sul territorio, per avviare un confronto e un dibattito nel segno della modernità, del cambiamento e dell’innalzamento della qualità del nostro agire, per riposizionarci su uno standard effettivamente europeo”.

Si rende conto di trovarsi in un contesto avvilente dove non c’è nessun partito e neanche un amministratore pubblico che abbia l’ardire di sposare la causa di una discarica, di un impianto di biometano o di un termoinceneritore? Di quale Europa stiamo parlando?

“E’ per questo che cerco di battermi per avviare una discussione o un confronto sui temi attualissimi dell’energia e della gestione dei rifiuti. Ogni attività industriale ha un impatto ambientale, ma pare nessuno lo veda, e comunque nessuno ne parla. Quando brucia la Soas di Pomezia che danno ambientale provoca? Almeno quello corrispondente a dieci anni di attività di un termoinceneritore, con la differenza sostanziale che il danno della Soas si consuma in una settimana e non in dieci lunghi anni. E non parliamo della farmaceutica e della chimica”.

Mi pare di poter dire che quello di cui la politica di questa provincia riesce a parlare siano le candidature e gli schieramenti, il campo largo o la coalizione stretta per affrontare le elezioni di questo o quel sindaco in questo o quel comune.

“Non so darle torto. Manca chi discute, chi sceglie e chi rischia. Tutti hanno paura di imboccare una strada piuttosto che un’altra. Eppure è abbastanza chiaro a chiunque faccia politica, che i sistemi per acquisire il consenso sono soltanto un paio: pianificare e dare risposte concrete ai problemi della gente, oppure comprare il consenso attraverso le clientele”.

Stefanelli: “Il mio anno più difficile”

Il bilancio del primo anno del secondo mandato per il sindaco: il racconto dei successi politici e la lotta contro il linfoma

<<Mi hanno aiutato i miei figli, la fede e il sostegno della comunità. Ai cittadini dico: non ignorate i segnali che manda il vostro corpo>>

Tempo di bilanci per il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, al termine del primo anno del suo secondo mandato. Da una parte i numeri: 74 sedute della giunta comunale, 309 delibere dell’esecutivo, 12 consigli comunali con 9 delibere e 2459determine. Dall’altra la vita privata e la lotta a un linfoma non hodgikn di tipo b. L’anno forse più difficile della sua vita. <<I primi sintomi sono emersi durante la campagna elettorale poi il 23 dicembre 2021 su mia insistenza feci una pet tac e uscirono fuori delle macchie. Quel Natale è stato il più brutto della mia vita. Temevo un tumore alle ossa. Approfondendo è emerso il problema ematologico. Il 3 febbraio 2023 farò la prima visita di controllo>>.

Un anno affrontato con coraggio, senza mai nascondere la paura. <<I primi a saperlo sono stati i miei consiglieri di maggioranza: ho detto loro che sarebbero stati sei mesi difficili. Pubblicamente non ne ho mai parlato, ma la gente sapeva, e mi si vedeva anche in volto. Sono stato travolto dall’affetto, dalle più alte cariche istituzionali del territorio all’ultimo dei cittadini>>.

E ancora <<Da una parte è come se avessi ignorato la malattia, continuando a fare la mia vita con le dovute attenzioni, ma mi sono comunque accorto che la mia vita era in funzione delle terapie. Avere tante responsabilità come uomo politico mi ha costretto a restare in campo, pur limitando le attività di rappresentanza. E poi ho quattro ragazzi, ho ancora troppe cose da fare. La fede, la fiducia nella scienza e forse anche l’amore per questo territorio mi ha dato la forza per reagire. Non mi sento un esempio, sono stato fortunato. Le ultime analisi sono andate bene, ma devo restare sotto controllo. Mi sento bene, ho ripreso a fare sport ma non abbasso la guardia. Anzi, ai cittadini dico: non sottovalutate i segnali del vostro corpo>>.

E ora la politica. <<Il mio primo mandato – spiega Stefanelli – è stato caratterizzato da una giunta fissa perché avevamo da risolvere numerosi problemi. In questo secondo mandato si alterneranno varie figure: questo per consentire a più persone di fare esperienza amministrativa, perché quando non mi potrò ricandidare il futuro della città sia lasciato in buone mani>>.

Numerosi i progetti pianificanti, che Stefanelli snocciola con orgoglio: <<Sono progetti di urbanistica ambiziosi per la città, che riguardano diverse aree nella città e che sono essenziali per il suo sviluppo, come la riqualificazione dell’area esterna dell’ex Sieci, con l’Urban Park finanziato dal Ministero dell’Interno con 5 milioni di euro del Pnnr. Stiamo correndo per acquisire tutti i pareri tecnici su un’area vincolata dal Ministero dei Beni Culturali. C’è poi il centro storico di Minturno, anche qui stiamo arrivando a bandire la gara con un finanziamento assegnato dalla Regione Lazio. Attendiamo il finanziamento definitivo per il Museo digitale all’interno del Castello Ducale, che ne determinerà una riqualificazione anche strutturale. Altro grande progetto è quello relativo al Parco culturale al Passo del Garigliano, che andrà a gara entro la fine dell’anno., mentre è in itinere lo studio di fattibilità sulla Cittadella dello Sport>>.

Intanto, sono partiti i lavori per la realizzazione della pista ciclabile sul lungomare di Scauri, che cambierà radicalmente la viabilità su un’area strategica per il turismo balneare, che per due anni ha ricevuto l’ambito vessillo della Bandiera Blu. <<Sarà un modo diverso di vivere il lungomare – rimarca il sindaco Stefanelli – Per la prossima estate avremo quindi attivo anche questo altro servizio, come pure la riqualificazione del Parco Recillo, con un finanziamento di un milione di euro>>. Intanto si pensa a Natale, senza rinunciare alle luminarie ma con un occhio al risparmio energetico.

Alleanze, voto e Terzo Polo – L’Agenda Stefanelli per Regione e Comuni

Il Presidente della Provincia ridefinisce il campo largo: “Deve essere quello delle idee, non quello di chi sta assieme per fare numero”.

<<Prima di parlare di campo largo e alleanze bisognerebbe parlare di cosa vogliamo per le nostre città e per la Regione Lazio>>. Il presidente della Provincia e sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli sposta il focus del dibattito in corso, smonta la prosopopea del campo largo che già esiste nel Lazio e lancia l’idea, per le comunali, di coalizioni civiche improntate sul fare, sganciate dall’appartenenza partitica.

<<Da tempo assisto a una politica urlata, dove sembra che ognuno debba spararla più grossa. Una politica fatta di tifoserie non di persone impegnate a fare il bene del proprio territorio. Credo sia arrivato il momento di fermare questa deriva>> esordisce il Presidente Stefanelli. <<Ci sono appuntamenti importanti durante i quali misurare il nuovo percorso. Non possiamo perdere l’occasione>>. Ovviamente il riferimento è alle regionali e alle comunali 2023. <<Sento parlare di campo largo, di alleanza ampia, spesso facendo riferimento al modello Lazio di Zingaretti. Ma nessuno che parli di programmi, di idee, di cose fatte e cose da fare. Prima dobbiamo capire se questa amministrazione regionale ha governato bene>>. E secondo Stefanelli da migliorare c’è parecchio <<La Regione Lazio in questi anni ha penalizzato ancor di più, se possibile, le province. C’è stato un accentramento enorme di poteri in capo a Roma, lasciando minime le competenze dei territori. Ma è qui che si pianifica e si prendono le decisioni. Non si può ridurre il Lazio a Roma Capitale. Prima si pone questo punto e poi del resto. Rifiuti? Che vogliamo fare, come li vogliamo gestire? Io sono contrario a questi atteggiamenti da no precostituiti che tengono fermo tutto il settore. La politica deve decidere, ma sul serio, non per finta. Riconosco all’Amministrazione Zingaretti di aver sistemato il bilancio, ma poi tante cose non vanno e da questo bisogna partire per costruire un’alleanza vincente>>. Stefanelli respinge anche il discorso sul modello Lazio, sul campo largo che già esiste e amministra la Regione. <<L’attuale maggioranza è nata in tempi diversi e non si può considerarla buona per tutte le stagioni. Quando è nata non esisteva il Terzo Polo ad esempio. Ma dobbiamo anche ricordare che Zingaretti non aveva una maggioranza ed è stato costretto a fare accordi>>. Dunque si riparte da zero o quasi, per il futuro. <<Vogliamo capire come costruire alleanze e questo si fa sui progetti. Poi vengono i nomi. Un metodo che va adottato anche nei comuni al voto>>. Dove, spiega Stefanelli, l’obiettivo è costruire coalizioni civiche che mirino al bene della città, facendo le cose, senza necessariamente rispettare gli schemi dei partiti. Penso al modello Aprilia, dove c’è una maggioranza che non è etichettabile politicamente ma che in dieci anni di cose ne ha fatte tante, può portare risultati>>. Per quanto riguarda invece il Terzo Polo, il primo obiettivo sono le regionali. << Lunedì come Italia Viva faremo un’assemblea nel corso della quale confrontarci e pianificare le prossime iniziative>>. Per la regione si lavorerà ad una lista forte, assieme ad Azione. <<Io non sarò della partita, nel senso che non intendo candidarmi – afferma Stefanelli – Sono Presidente della Provincia e continuerò a fare questo. Ma darò certamente il mio contributo per far crescere il Terzo Polo nel nostro territorio. Sono convinto che possiamo arrivare in doppia cifra alle elezioni regionali. I margini di crescita sono enormi>>.

“Un anno di lavoro per crescere ancora” – Il bilancio di Stefanelli

Ottobre 2021 – Ottobre 2022: un anno dell’amministrazione Stefanelli bis.

Che anno è stato il primo della seconda elezione a sindaco di Minturno?

“E’ stato un anno pieno, intenso dal punto di vista politico amministrativo; infatti l’elezione a Presidente della Provincia ha triplicato gli impegni e le responsabilità avendo anche la guida della conferenza dei sindaci e di Ato4. E’ stato purtroppo anche un anno difficile a causa di problemi personali che si stanno risolvendo e questo non mi ha permesso di essere presente come avrei voluto. Ma ciò non ha influito sulla qualità e sulla quantità del lavoro che ha portato avanti l’Amministrazione comunale per la bravura dei miei collaboratori. E non era scontato per una maggioranza nuova e una giunta per 4/5 inedita oltre che rosa”

Quali sono le cose importanti di questi dodici mesi?

“Le cose più importanti per il futuro sono due finanziamenti PNRR: la riqualificazione dell’area esterna alle Sieci con il progetto “Minturno-Re-life: i luoghi dello stare” per i quali ci sono stati attribuiti 5 milioni di euro e gli 800mila euro per la realizzazione dell’asilo a Pulcherini. Inoltre abbiamo ottenuto i fondi per la progettazione del programma di riqualificazione di tutta la zona di Monte d’Oro e per la sistemazione idraulica dei canali che scendono dalle colline. Nel presente invece mi piace ricordare una nuova sensibilità socio-culturale e ambientale. Dalla riapertura dell’asilo nido con ben 25 posti comunali (fino al 2015 erano solo 10), che diventeranno 30 nelle prossime settimane, al ritorno della colonia estiva comunale, dall’accoglienza per il primo anno dei bambini dello Saharawi, alle iniziative come la camminata rosa e le altre tese a sensibilizzare la prevenzione sanitaria; dall’organizzazione del periodo natalizio con le luminarie, il mercatino e la pista di pattinaggio, al magnifico calendario degli eventi estivi; dal cartellone di eventi per il 190° del ponte borbonico al programma annuale di valorizzazione del patrimonio storico archeologico; dalle iniziative ambientali all’abbattimento dell’eco mostro. Va inoltre ricordato che da settembre 2021 l’offerta sportiva cittadina si è arricchita di due nuove discipline: l’atletica e il pattinaggio artistico ( a cui si aggiungerà la ginnastica ritmica) che hanno beneficiato degli investimenti dell’Amministrazione sulle strutture sportive e di nuove modalità di accesso all’impiantistica comunale”.

Circa le opere pubbliche a che punto siamo?

“Quest’anno abbiamo portato a termine il programma di riqualificazione del lungomare nell’area di Monte d’Argento, è appena avvenuta la consegna del cantiere per i lavori di realizzazione della pista ciclabile, abbiamo approvato proprio ieri il progetto della cittadella dello sport in contrada “Faraone” alle spalle del palazzetto, sono terminati i lavori dell’area fitness di Recillo, si stanno ultimando di ampliamento dell’ecocentro comunale, sono in corso i lavori di riqualificazione di largo XX Agosto, sono stati affidati i lavori di messa in sicurezza della parete esterna del castello e la progettazione definitiva del parco culturale del Passo del Garigliano; inoltre abbiamo terminato di rinnovare l’area verde di Fontana Perrelli e andranno in gara entro fine anno i lavori di rifacimento dei vicoli del centro storico, i lavori di rinnovamento dell’intero Parco Recillo, un nuovo consistente lotto di asfalti e la progettazione definitiva dei fondi del PNRR”.

Un cantiere aperto anche nei prossimi anni?

“Sì. Come successe nella prima esperienza di governo: il primo anno si programma e si progetta, nel secondo si finanzia e si affida, nel terzo e nel quarto si realizza e si chiudono le opere. E’ una tempistica scandita dalla normativa contabile tecnica e amministrativa degli enti locali”.

Politicamente parlando invece continuerà l’impegno politico con il Terzo Polo?

“Sicuramente andremo avanti con gli amici che vorranno impegnarsi con noi politicamente oltre che nell’amministrazione della città; ci sentiremo impegnati anche nella prossima tornata regionale, magari (lo dice ridendo) con un’altra proposta rosa”.

Terzo Polo, idee chiare: “Vogliamo essere punto di riferimento del campo moderato”

Stefanelli e Zingaretti illustrano gli obiettivi del nuovo soggetto unitario tra Azione e Italia Viva “Sul territorio la terza via già esiste e amministra”

Puntano ad essere la sorpresa delle elezioni di domenica 25 settembre, in Italia e in provincia di Latina. Il Terzo Polo o Italia sul Serio come si legge sui manifesti elettorali, vuole rappresentare l’alternativa valida a centrodestra e centrosinistra. Azione e Italia Viva sono, in terra pontina, soggetti politici relativamente nuovi. Ma hanno già una classe dirigente che lavora nelle amministrazioni locali. Come il sindaco di Minturno e Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli o come il consigliere comunale di Aprilia Davide Zingaretti. Proprio loro raccontano qual è lo scenario che ha davanti il nuovo soggetto politico e quali sono gli ambiziosi obiettivi che si pone davanti.

“Il nostro è un progetto nuovo, giovane, che punta a costruire un campo moderato – spiega Davide Zingaretti – Abbiamo messo insieme le due esperienze di Italia Viva e di Azione che sul territorio hanno già lavorato singolarmente molto bene per costruire una proposta politica convincente. Nel territorio della Provincia di Latina proseguiremo a lavorare per un programma di azioni capillare e di lunga veduta che ci garantirà di poter rispondere a tutte le annose questioni che riguardano il nostro territorio ma anche di programmare interventi di lungo termine per far sì che la nostra provincia possa fare uno scatto in avanti in termini sociali, economici ed infrastrutturali. Sarà su tematiche ambientali come gestione dei rifiuti e del servizio idrico, potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti (necessarie per sostenere lo sviluppo economico del territorio), ricostruzione del tessuto sociale e culturale nelle città che costruiremo un progetto politico condiviso che possa concretizzare ciò che avviene a livello nazionale, il tutto tenendo sempre ben saldi degli obiettivi fondamentali come l’incremento dell’occupazione giovanile, una migliore qualità della vita e il recupero degli spazi centrali dei nostri comuni per cultura, turismo e unità sociale”.

Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli conferma e aggiunge: “Già dopo il 25 settembre avremo l’appuntamento delle elezioni regionali che rappresenta un altro importante bano di prova per il neonato movimento. Auspico dunque che il Terzo Polo sia presente in forma unitaria anche nel Lazio. Le regionali sono elezioni che i cittadini sentono molto vicine a loro e la possibilità di scegliere in modo diretto i propri rappresentanti è qualcosa che incentiva alla partecipazione. Vogliamo rafforzarci sul territorio e diventare protagonisti anche sullo scenario provinciale. Serve una terza via tra destra e sinistra. E se guardiamo lo scenario provinciale già esiste una terza via ma attende un partito che la rappresenti. Il campo moderato è ampio ma non ha da anni un punto di riferimento politico. Lo stesso civismo presente sul nostro territorio è per noi un riferimento. Lo è il civismo del fare, non certo quello ideologico che troppo spesso ha sfruttato la parola civica per mascherare la propria appartenenza politica. Dialoghiamo col civismo che porta risultati, che sa ben amministrare e dà risposte ai cittadini”.

Le chances sul territorio sembrano concrete agli occhi degli esponenti del Terzo Polo. “Vogliamo essere motivanti e aggreganti, soprattutto per i giovani che non si identificano con la sinistra e con la destra – dice Stefanelli – il Terzo Polo propone una politica fatta di ideali ed entusiasmo e passione. Sono convinto che la sfida sia quella giusta: un grande risultato il 25 settembre e poi anche in provincia di Latina”.

Questo mercoledì a Latina arriva Carlo Calenda e già sono passati Maria Elena Boschi e Marietta Tidei. Segno che il territorio è fondamentale per Azione e Italia Viva. “E’ la dimostrazione di come i rapporti umani siano solidi tra noi esponenti locali e i vertici nazionali. Io sono da anni il punto di riferimento di Italia Viva, Davide è stato tra i più importanti componenti della squadra che ha aiutato Calenda nella campagna elettorale di Roma strappando un risultato straordinario”.