“Ato4, investimenti che danno un vero cambio di passo”

Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli analizza quanto fatto negli ultimi mesi per l’ente di ambito

L’ente d’ambito numero 4, quello che interessa il territorio della Provincia di Latina, non è mai stato così attivo e centrale come negli ultimi 12 mesi. Merito è anche del Presidente Gerardo Stefanelli che ha posto il potenziamento di questo ente tra gli obiettivi del proprio mandato. Un risultato che sembra ora a portata di mano, con tutti i benefici che questo può significare per l’intera cittadinanza in termini di efficienza del servizio idrico e di controllo sull’azione del gestore Acqualatina.

Presidente Stefanelli, il 2023 va chiudendosi ed è tempo di bilanci anche per l’Ato4 e il Sistema Idrico Integrato della nostra provincia, cosa ci dice?

“Mi auguro che il 2023 verrà ricordato come un anno di svolta. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad almeno tre fatti epocali: passaggio di consegne da Veolia a Italgas, fondi di investimento raddoppiati per i prossimi anni con il PNRR e un sistema di controlli e monitoraggio dell’ente pubblico sul gestore privato che ha iniziato a dare i primi risultati di cambiamento, in aggiunta, per la prima volta la Provincia di Latina si è fatta capofila di un progetto madornale sul tema dell’acqua grazie all’iniziativa OASII, ovvero l’Osservatorio Acque dei Sistemi Idrici Integrati.

Si è trattato di un’iniziativa realmente utile o una delle tante tavole rotonde sul tema?

Non spetta a me giudicare, però posso dire con certezza che non è stata una tavola rotonda. Non è questo lo spirito, non ci interessa riunirci tanto per parlare. Sin da subito abbiamo avuto ben chiaro che il vero obiettivo sarebbe dovuto essere quello di farci guida su un osservatorio su come vengano investiti i fondi PNRR in ambito idrico. Il tutto partendo dal Centro Sud Italia per invertire la rotta, condividere best practice, innovare e ridurre progressivamente le perdite idriche ed economiche.

Come ne è uscito l’Ato4 nel confronto con gli altri enti?

Alla pari, ma ora che abbiamo cambiato passo bisogna alzare il ritmo ed è necessario che tutti siano all’altezza. Entro dicembre 2025 tutta la rete dei Comuni dell’Ato 4 sarà digitalizzata, è un segnale “tecnico” ma c’è ancora tanto da fare dal punto di vista “organizzativo” e “aziendale”. Auspico inoltre che i Comuni procedano al più presto allo scambio delle banche dati con il gestore in modo da facilitare la ricerca degli evasori che gravano ancora sugli utenti onesti: conviene ai bilanci comunali oltre che a quelli del gestore. In più con l’approvazione del bilancio 2023 terminerà anche il mandato dell’attuale consiglio di amministrazione. Sono convinto che in quell’occasione(che avverrà al più tardi a giugno 2024) la parte pubblica dovrà farsi trovare pronta ed indicare professionalità che si dimostrino maggiormente all’altezza delle sfide tecnologiche a cui è chiamata l’azienda. Le cronache delle ultime settimane in verità lasciano trasparire qualche problema sui controlli interni della stessa società.

Lei che ne pensa?

Conosco, delle vicende a cui si riferisce, solo ciò che voi giornalisti avete riportato. Mi sembra opportuno però che il salto tecnologico, a cui la società sarà chiamata, sia accompagnato anche da struttura organizzativa e di controllo interno più forte e capillare e ad un’intensa attività di formazione rivolta al personale per consentirgli di stare al passo con i cambiamenti di cui sopra. Certo nelle ultime settimane i riflettori si sono accesi su qualche dipendente che pare aver assunto comportamenti non proprio edificanti. Mi auguro che la Giustizia possa far luce al più presto fino in fondo. Ma sono convinto che queste vicende siano dolorose anche per gli altri dipendenti della società: so per certo, infatti, che dentro l’azienda lavorano tanti dipendenti di grande valore che rappresentano un vero e proprio patrimonio di conoscenza e di professionalità per il nostro territorio. I professionisti di livello ci sono, hanno bisogno di una guida più moderna ed attenta per alzare ulteriormente il livello.

L’innovazione basterà da sola a migliorare la situazione del nostro sistema idrico e a ridurre il peso del servizio sulle tasche dei cittadini?

No, è un processo integrato. Gli interventi che stiamo mettendo in campo con i fondi PNRR ci permetteranno di avere un sistema più efficiente e di recuperare risorse che oggi vengono impiegate per interventi di manutenzione. Risorse con cui potremo continuare a innovare in futuro, non solo per ridurre i costi, ma anche per rendere il nostro sistema idrico sostenibile per l’ambiente. Un esempio su tutti: è stato calcolato che la riduzione del 70% della produzione annuale di fango dai depuratori, consente l’eliminazione di circa 130 tonnellate di CO2 all’anno e un risparmio economico di circa un milione di euro all’anno. Questo è un circolo virtuoso, e non si sta verificando al Nord, ma sul nostro territorio. Non ci dimentichiamo che Acqualatina è soprattutto un player importante nelle politiche di sostenibilità ambientale del territorio.

Appia patrimonio dell’Unesco “Un volano per la provincia”

Lettera aperta del presidente Stefanelli che spiega ai cittadini qual è l’obiettivo dei 13 comuni che hanno sposato il progetto “Regina Viarum”

Fare della via Appia un bene patrimonio dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite è l’agenzia che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha scommesso da tempo su questo progetto ed è convinto che il ter­ritorio pontino e la sua “strada regina” abbiano tutte le carte in regola per ottenere il prestigioso riconoscimento. Stefanelli ha scritto una lettera aperta finalizzata a promuovere l’iniziativa. “Le ultime settimane hanno rappresentato un momento di fervore per il territorio del Lazio Meridionale: la visita dell’ICOMOS-International Council Monuments and Sites- sul nostro territorio ha catalizzato l’impegno di molti Comuni nel mettere in luce l’immenso lavoro che negli ultimi mesi è stato realizzato per collaborare alla candidatura della Via Appia a patrimonio dell’umanità. A questi voglio unirmi, in qualità di Presidente della Provincia di Latina, per dare seguito ad un progetto di governance territoriale che ha rappresentato una novità non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale, dimostrando il valore ricavato dalla sinergia di un’intera provincia. Con il nostro ingresso nel protocollo d’intesa “Via Appia. Regina Viarum”, istituito per il riconoscimento dell’omonima strada nella lista del patrimonio UNESCO, abbiamo scelto di affiancare il Ministero della Cultura istituendo una Cabina di Regia costituita da 13 Comuni del territorio(Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno). Con questa, la candidatura è stata declinata in modo da accrescere la consapevolezza verso un sito archeologico che riesca a collegare da nord a sud il territorio pontino. E’ così che nasce “Via Appia. Regina Viarum l’eredità latina candidata UNESCO”, un progetto che coordinato dalla nostra Amministrazione Provinciale, dall’Ente di Area Vasta e dai Comuni del territorio, ha dato via a più di 20 diversi eventi ai quali hanno partecipato 8000 partecipanti di tutte le età per apprendere la storia e la cultura di questa straordinaria strada millenaria. L’uomo difende ciò che ama e ama ciò che conosce: per noi la Via Appia sarà veicolo di costruzione sociale e di implementazione economica. Vogliamo coinvolgere le scuole, per far conoscere ai cittadini più giovani le radici della propria terra; ma vogliamo anche costruire un itinerario che richiami l’interesse turistico, coinvolgendo in esso espressioni associative ed economiche del territorio. Con la determinazione dimostrata da tutti i Comuni coinvolti e l’unità territoriale realizzata dall’Amministrazione Provinciale, continueremo a lavorare affinché questo nostro auspicio potrà presto concretizzarsi”.

Bilancio e programmi, Stefanelli stila l’agenda

Nessuna modifica in Giunta almeno fino a dicembre

Nessuna modifica e nessun colpo di scena nella riunione di maggioranza e di giunta di Minturno, che si è svolta ieri sera, dietro convocazione del Sindaco Gerardo Stefanelli. Le ipotesi, alcune fantasiose, altre meno, su cambi e novità, si sono rivelate senza fondamento, almeno per ora. Infatti eventuali turn-over nella squadra di giunta e il cambiamento degli assetti organizzativi della macchina comunale. Il Sindaco ha promesso che se ne parlerà a fine anno dopo l’approvazione del bilancio. Quindi per i prossimi tre mesi non ci saranno novità particolari circa le modifiche nell’esecutivo, come da più parti veniva ipotizzato.

Nel corso della riunione il primo cittadino minturnese ha tracciato un bilancio della stagione estiva, evidenziando le cose che si sono rivelate positive e quelle che si invece non sono andate come si pensava e quindi debbono essere migliorate. Stefanelli ha indicato una serie di iniziative che vorrebbe attivare nel 2024, anno in cui Minturno dovrà presentarsi come un enorme villaggio vacanze, che si pensa possa offrire la possibilità ai turisti di usufruire gratuitamente di una serie di servizi legati alla pratica sportiva, alle escursioni naturalistiche, agli eventi ludico ricreativi e culturali. Ma intanto è già in moto l’organizzazione per le iniziative natalizie. Infatti nel prosieguo della riunione, la maggioranza ha tracciato le linee guida dell’organizzazione per le festività di fine anno, che vedranno un maggiore coinvolgimento delle realtà associative del territorio, con particolare attenzione alle attività di animazione del borgo storico di Minturno ed al tradizionale Natale al castello; confermata inoltre l’organizzazione del Capodanno sul lungomare di Scauri.

Un focus è stato dedicato anche ai nuovi progetti da mettere in campo per il piano delle opere pubbliche: dalla ciclabilità dell’intero waterfront, alla riqualificazione urbana del borgo di Minturno, al progetto di riqualificazione del verde e dell’arredo urbano del lungomare Nazario Sauro. C’è quindi molto lavoro ancora da fare e e proprio per questo che la massima autorità del Comune di Minturno ha invitato i componenti della coalizione di governo ad un maggiore attivismo politico e amministrativo e ad una maggiore presenza all’interno della vita comunitaria.

Scuole, strade e servizio idrico, ma la Provincia ora guarda all’autonomia energetica e a una nuova sede al sud

Un impegno preso all’inizio del mandato, 18 mesi fa: fare un “tagliando” semestrale per raccontare l’attività dell’ente, tanto in termini di numeri quanto di progetti e obiettivi futuri. Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli lo rispetta in pieno e oggi presenta un bilancio complessivo di quanto prodotto dagli uffici di via Costa nei primi sei mesi del 2023. Passa così in rassegna le deliberazioni e le ordinanze, rispettivamente 19 e 63, i 33 decreti presidenziali, gli oltre 1.400 atti dirigenziali e anche le sette delibere dell’Ato 4 approvate nel corso di tre sedute in sei mesi. Accanto a questo ci sono poi le fitte attività di programmazione e controllo di gestione, gli investimenti sull’edilizia scolastica e quelli sulle strade di competenza, i servizi del territorio, le politiche ambientali ed energetiche, i programmi di transizione digitale e alcune priorità da realizzare nei prossimi sei mesi di mandato.

“Sei mesi intensi – commenta il presidente – in cui abbiamo avviato e portato a termine 17 gare sull’edilizia scolastica che si trasformeranno in cantieri nelle prossime settimane, in cui abbiamo dato impulso alla Provincia come casa dei Comuni sia attraverso la Cuc, stazione unica appaltante che in questo momento fa gae non solo per la Provincia ma per ben cinque comuni del territorio, ma anche in termini di progettualità, come il progetto di area vasta dell’Appia Regina Viarum che coinvolge 13 comuni e quello della Dmo sul turismo che stiamo siglando oggi. Tanti obiettivi dunque e anche un riscontro da dare alla cittadinanza e alla comunità di amministratori che ci ha eletto”.

Bilancio

In termini di Bilancio dell’ente, la Provincia, nei primi sei mesi dell’anno, ha approvato la Proposta di Bilancio 2023-2025;  il Regolamento generale delle entrate, il Piano di ricognizione ordinario delle società partecipate, ha bandito la gara d’appalto per l’affidamento di tutti i servizi assicurativi e completato il percorso scolastico formativo per l’annualità 2022-2023, con l’attività svolta dalla società Latina Formazione e Lavoro, con un investimento di 4.000.000 di euro e la cura di 1.000 studenti frequentanti.  Il proposito del presidente è quello poi di approvare il bilancio entro il termine del 31 dicembre. 

Scuole

Per quanto riguarda poi l’ambito dell’edilizia scolastica, sono 46 gli interventi finanziati per 29 milioni di euro investiti. Sei sono gli interventi già conclusi, 14 quelli per cui sono ancora in corso i lavori, una gara d’appalto che sta per partire, altre te in corso e 17 i cantieri già avviati o di prossima apertura per complessivi 13 milioni. Interventi questi che si aggiungono all’ordinaria manutenzione programmata da via Costa ma anche alle politiche scolastiche di cui la Provincia ha voluto essere protagonista. “Nel primo semestre 2023 – spiega Steanelli – abbiamo collaborato con la prefettura di Latina nell’organizzazione dell’evento per celebrare la giornata dell’Unità Nazionale della Costituzione, dell’inno e della bandiera che si è tenuto presso il teatro D’annunzio. Ci siamo fati promotori del rinnovo delle cariche della Consulta provinciale degli studenti, abbiamo messo a disposizione degli studenti degli istituti superiori autobus per partecipare all’open day per il centenario dell’Aeronautica Militare Italiana presso l’aeroporto di Latina, ci siamo fatti inoltre promotori in collaborazione con la scuola trasporti e materiali dell’ Esercito italiano di una iniziativa sulla sicurezza stradale che ha coinvolto centinaia di ragazzi delle scuole superiori di Formia, Castelforte, SS.Cosma e Damiano e Minturno”.

Strade

Sulle strade i numeri indicano 43 interventi finanziati, di cui 15 nell’area nord, 20 nel centro e 8 nell’area sud

Ato 4 servizio idrico

Nell’ambito dell’Ato 4, è stato implementato, grazie ai fondi del Pnrr, il progetto Global water evolution. E’ stato inoltre approvato un protocollo con le isole pontine per i desalinizzatori, ma soprattutto è stato rinnovato il bonus idrico locale ed è stato approvato un corposo piano di rientro che ha consentito di recuperare da Acqualatina per 20 milioni di euro del servizio idrico integrato.

Gli obiettivi dei prossimi sei mesi

La Provincia punta ora a realizzare o almeno ad avviare alcuni ambiziosi obiettivi per i prossimi sei mesi. “Uno di questi – spiega il presidente Stefanelli – riguarda la creazione di una nuova sede distaccata della Provincia nel sud pontino su un terreno di proprietà dell’ente. Una soluzione che consentirà di mettere i locali a disposizione del territorio e anche delle scuole e che consentirà un risparmio di almeno 80mila euro l’anno”. L’altro ambizioso progetto punta invece all’autonomia energetca e prevede di realizzare un impianto fotovoltaico nell’area dell’ex Rossi Sud, che consentirà autonomia, risparmio energetico e l’abbattimento delle emissioni di CO2.

“Italgas? E’ un’opportunità”

Sul cambio di proprietà di Idro latina parla il Presidente della Provincia e della conferenza dei sindaci dell’Ato 4 Stefanelli: siamo davanti ad un momento storico, bisogna cambiare in meglio la gestione del servizio idrico

«Penso che l’acquisizione di ldrolatina da parte di ltalgas debba rappresentare il n1omento per riflettere su come potenziare la rete e innovare davvero il siste­ma idrico». Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli commenta il cambio di proprietà del socio privato di Acqualatina e spiega quali sono le prospettive del servizio idrico.
L’acquisizione ldrolatina da parte di Italgas, da Presi­dente della Provincia ma so­prattutto di Egato 4 Latina cosa ne pensa?
«Rispondo alla sua domanda con un’altra domanda: oggi co­me potremmo innovare un siste­ma altamente complesso e spe­cializzato come quello idrico?»
Ci sta dicendo che per innova­re il sistema idrico la strada non sarebbe potuta essere che quella di un nuovo soggetto?
«Vado oltre: dico che per inno­vare abbiamo bisogno di ingenti risorse, sia economiche che uma­ne, oltre a un interesse imprendi­toriale strategico e vivo. Potrei sbagliarmi, ma credo che l’inte­resse imprenditoriale di Veolia per il nostro territorio si sia pro­gressivamente esaurito in questi vent’anni. Sicuramente ai fran­cesi va riconosciuto un merito: quello di aver contribuito a co­struire un know how di altissimo livello che oggi costituisce una grande ricchezza da cui ripartire e non a caso un elemento di gran­de attrattività per un soggetto in forte espansione come ltalgas».
Però una cosa non mi è chia­ra: si parla tanto di acqua pubblica, non sarebbe stato questo il momento per fare il grande passo?
«Qui veniamo al secondo ele­mento che ho citato: la disponibi­lità di ingenti risorse finanziarie. I Comuni sarebbero stati davvero in grado di sostenere gli investi­menti necessari? Parliamo di svariate decine di milioni di euro. Non solo, con Italgas, (così come era per Acea) stiamo parlando di aziende leader nel settore delle utility di una società italiana e di fatto caratterizzata da una forte matrice pubblica considera.i1do che al 26% è partecipata da Cassa Depositi e Prestiti e che il 48% del suo capitale è rappresentato da investitori istituzionali. Detto questo toccherà alla Conferenza dei Sindaci esprimere o meno il proprio gradimento. L’Assem­blea è sovrana. Qualunque sia la conclusione di questa vicenda un fatto è certo, c’è bisogno di una svolta. Potremmo trovarci di­nanzi a un momento storico per ii nostro territorio, dovremo essere bravi a guidarlo e instaurare un nuovo rapporto costruttivo con il soggetto privato. Si avverte il bi­sogno di voltare pagina, mettere da parte Acqualatina e dare un nome nuovo e una nuova identità al nostro sistema idrico integra­to. Era chiaro che Veolia non avesse più intenzione e soprat­tutto interesse nel portare avanti un progetto di questo tipo. Ben venga un nuovo soggetto privato che con il suo interessamento dia prova di vedere nel nostro terri­torio un asset strategico per raf­forzare e allargare la propria lea­dership di mercato».
Cosa si augura?
«Una sola cosa: innovare il si­stema idrico integrato per conti­nuare a migliorare il servizio ai cittadini. E oggi ciò significa non solo intervenire sulle reti, ma an­che sui software, perché la parti­ta si gioca soprattutto sulla ge­stione e sull’analisi dei dati. Una multiutility come Italgas, o come Acca, che si muove su più piani ha tutto l’interesse nell’ottimizzare la gestione delle risorse. Questa è la vera opportunità da cogliere».

Possiamo sperare in un siste­ma idrico all’avanguardia?

«Non c’è alternativa: il tema oggi è la digitalizzazione dell’in­tero ciclo, sia per abbattere i cos ti di gestione, sia per abbattere la dispersione idrica anche del 15-20%. È su questo piano strate­gico indispensabile che una mul­tiutility può fare la differenza, perché ha modo di gestire più da­ti, ovvero di raceoglierli, analiz­zarli e incrociarli. Senza conside­rare i know how trasversali ed extra-territoriali. Questa opera­zione, di fatto, non riguarda solo la rete del gas e idrica, ma la rete delle conoscenze e delle compe­tenze che si allarga. Questo è il ve­ro investimento impagabile da sfruttare in modo intelligente».
Qual è il ruolo della conferen­za dei sindaci, ora?
«Nel momento in cui Acquala­tina ci comunicherà formalmen­te dell’avvicendamento tra Veo­lia e ltalgas procederò a convoca­re i sindaci per esprimerci sul merito».

Bonus idrico, sconti per gli utenti

La decisione dei sindaci Sono oltre 50mila le persone che potranno beneficiare della riduzione della bolletta

È in arrivo per le famiglie in condizioni di disagio economi­co dell’Ato 4 un Bonus Idrico Locale aggiuntivo a quello na­zionale già previsto dall’Arera. Ad approvare questa misura di sostegno economico è stata la Conferenza dei Sindaci dell’E­gato 4 di Latina riunitasi ieri mattina. E’ stato invece rinvia­to il voto sul nuovo statuto, in quanto i sindaci neo eletti han­no chiesto un supplemento di tempo per meglio approfondi­re l’importante documento. Se ne riparla tra due settimane.
Ma intanto è arrivato l’im­portante provvedimento desti­nato alle famiglie. «In questo momento di particolare diffi­coltà per le famiglie, abbiamo ritenuto tutti che l’importante contributo economico già rico­nosciuto dall’Arera non fosse abbastanza – dichiara il Presi­dente dell’Egato 4 e Presidente della Provincia di Latina, Ge­rardo Stefanelli – Da qui la reintroduzione di un Bonus Idrico Locale, che integra quel­lo nazionale e lo rafforza, così da sostenere in modo più con­sistente chi ne ha bisogno. Siamo gli unici nel Lazio ad attuare una misura di questo tipo, anche per questo ringrazio tut­ti i componenti della Conferen­za per questo traguardo comu­ne».
Il Bonus Idrico nazionale rappresenta un’agevolazione che garantisce all’utente una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base an­nua per ogni componente del­la propria famiglia anagrafica – ovvero, in una famiglia compo­sta da 4 persone, non vengono pagati 73 metri cubi di acqua all’anno.

Alla somma prevista dal Bo­nus Idrico Nazionale, l’Egato 4 andrà a sommare un Bonus ag­giuntivo attraverso uno speci­fico calcolo permettendo così ai beneficiari di ridurre ulte­riormente la spesa sostenuta.
Al Bonus Idrico (nazionale+ locale) può avere accesso l’u­tente che appartiene: 1. a un nu­cleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 eu­ro, oppure; 2. a un nucleo fami­liare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superio­re a 20.000 euro, oppure a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pen­sione di cittadinanza.
Inoltre, gli utenti aventi di­ritto non dovranno fare do­manda per usufruire del con­tributo: i beneficiari saranno individuati automaticamente sulla base della loro Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e riceveranno la somma previ­sta dal Bonus (nazionale + lo­cale) in maniera automatizzata (direttamente scontata in bolletta nel caso di utenti diretti o attraverso un assegno una tan­tun1 nel caso di utenti indiret­ti).
Tale novità ha permesso di passare, dal 2021, da 7.000 a ol­tre 50.000 beneficiari sul terri­torio dell’ Ato 4, allargando la platea di aventi diritto.
Per avere, quindi, accesso automatico al Bonus, il cittadi­no dovrà presentare ogni anno la DSU e ottenere un’attesta­zione di ISEE entro la soglia prevista dall’Arera. Sarà quin­di l’lnps a inviare i dati al Siste­ma Informativo Integrato (SII) per consentire l’erogazione dell’agevolazione agli aventi diritto.

Egato, serve lo statuto

Il Presidente della Provincia spiega quali sono le ragioni per arrivare all’approvazione. Lettera-appello di Stefanelli ai nuovi sindaci in vista della conferenza del 5 giugno

Una lettera agli otto sindaci eletti nell’ultima tornata elettorale per illustrare loro il ruolo dell’ente d’ambito sul servizio idrico e le sfide future che lo attendono, legate soprattutto alle scelte e al ruolo dei sindaci della conferenza. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha inviato la missiva ai nuovi primi cittadini e per farlo ha atteso il completamento del ballottaggio di Aprilia. L’obiettivo di Stefanelli è anche quello di sensibilizzare i colleghi sul nuovo appuntamento della conferenza di sindaci Ato4 che dovrà approvare lo statuto dell’ente d’ambito.

“La Provincia costituisce la “casa di tutti i Comuni” – afferma Stefanelli nella lettera – Per tale ragione desidero manifestarle la più ampia disponibilità della Provincia a collaborare con Lei nell’interesse delle comunità del territorio pontino. Colgo l’occasione per rappresentare un tema di primaria rilevanza che è doveroso farle conoscere da me in quanto Presidente della Provincia che è l’Ente responsabile del coordinamento d’Ambito Territoriale. Riguarda il processo di qualificazione giuridica dell’Egato4 Lazio Meridionale – Latina”. Dopo un breve excursus storico sull’ente d’ambito, Stefanelli arriva al punto cardine: “L’importante cammino di conseguire la qualificazione giuridica di Ente Pubblico avviato negli ultimi anni dall’Egato 4 Latina, necessita, per dirsi ultimato, di un ulteriore atto indispensabile che è l’approvazione di uno Statuto.

Ad oggi l’Egato non è dotato di un atto giuridico fondamentale che disciplini l’organizzazione il funzionamento e la rappresentanza legale dell’Ente. L’approvazione di uno Statuto consentirà alla Segreteria Tecnico-Operativa di dotarsi anche di personale stabile. Nell’ultima Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti riunitasi il 5 maggio scorso, uno schema di Statuto è già stato sottoposto per l’approvazione. Quest’ultima non è stata conseguita per il mancato raggiungimento dei 2/3 degli aventi diritto al voto. Viceversa, è stata registrata una maggioranza assoluta della metà più uno degli aventi diritto. Nella prossima Adunanza da tenere entro 30 giorni dalla prima approvazione, ci sarà l’opportunità di ottenere l’adozione del primo Statuto dell’Ente se verrà registrata perlomeno la maggioranza assoluta della metà più uno degli aventi diritto al voto (in tal caso si ottiene per due volte di seguito a distanza di 30 giorni il voto favorevole della maggioranza assoluta ex. art. 6 comma 4 Tuel)”. E qui, l’appello “Caro Sindaco, alla luce di quanto premesso, sono certo che sarà da Lei compresa l’esigenza di convocare entro il 5 giugno 2023 una nuova Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti, al quale sottoporre una seconda votazione sullo schema di Statuto che ha già ricevuto una maggioranza assoluta in prima votazione”. Un appuntamento che segnerà, di fatto, l’esordio dei nuovi sindaci all’interno della conferenza dell’Egato. Con un tema spinoso da affrontare”.

Riunione della Consulta degli studenti, il saluto di Stefanelli: “Lavoriamo insieme per dare vita a iniziative ed eventi”

Si è riunita questa mattina presso l’aula Cambellotti della Provincia la Consulta provinciale degli studenti nell’ambito delle proprie attività di formazione della rappresentanza studentesca di tutti gli istituti superiori. I ragazzi erano accompagnati dal professor Antonio Bonetto, docente referente dell’organismo e dal presidente dello stesso organismo Alessio Ludovisi.

“Ci stiamo preparando in vista del rinnovo della Consulta il prossimo anno – ha sottolineato il professor Bonetto – questo organismo, al quale la Provincia ha dato sempre il suo supporto rappresenta un fondamentale strumento di condivisione di idee e proposte per gli studenti dell’intero territorio”.

“Per noi – ha aggiunto Ludovisi – il rapporto con le istituzioni e soprattutto con la Provincia è importante: ci siamo insediati in piena fase Covid e nonostante le difficoltà siamo riusciti a portare avanti una serie di iniziative. Puntiamo a rafforzare la nostra azione di educazione alla rappresentanza e intendiamo far conoscere la Consulta sull’intero territorio”.

Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha voluto partecipare portando il proprio saluto ribadendo la volontà dell’ente di continuare la collaborazione con la Consulta e la messa in campo di iniziative ed eventi all’interno degli istituti scolastici d’intesa con gli studenti. ”E’ importante trasmettere alle giovani generazioni – ha sottolineato Stefanelli – i valori della partecipazione e della consapevolezza e trasmettere loro il senso profondo della rappresentanza. Il mio invito alla futura Consulta è quello di impegnarsi concretamente per dare maggiore dinamicità al rapporto con la Provincia suggerendo iniziative che possano coinvolgere gli studenti ed arricchirli. Attendo le vostre proposte per mettere in campo iniziative che possano arricchirvi”.

Dopo i comuni di Sermoneta ed Itri, anche i Comuni di Sezze e San Felice Circeo hanno sottoscritto questa mattina l’adesione alla Centrale unica di Committenza

L’atto è stato firmato questa mattina dai rispettivi sindaci Lidano Lucidi e Monia Di Cosimo e dal presidente della Provincia Gerardo Stefanelli.

Come è noto, la stazione unica appaltante istituita con atto del Consiglio provinciale a febbraio 2021 si pone l’obiettivo di andare incontro alle tante esigenze nella gestione delle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture segnalate dai Comuni, soprattutto quelli più piccoli del territorio pontino. Alla Provincia viene dunque affidato il ruolo di Casa dei Comuni sulla scorta della legge Del Rio che l’ha individuata quale ente di secondo livello di coordinamento al servizio delle municipalità.

La Stazione appaltante rappresenta una struttura altamente qualificata che consente agli aderenti di avere a disposizione maggiori professionalità e, in prospettiva, una semplificazione degli adempimenti e delle procedure con conseguente riduzione del contezioso in materia di affidamento degli appalti pubblici. Il nuovo modello inoltre consente il conseguimento di una moderna funzione di Governance nel settore dei contratti pubblici e offre un modello di gestione delle gare pubbliche finalizzato all’ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali con conseguente risparmio concentrando in una struttura specializzata della Provincia quegli adempimenti che solitamente vengono curati da una pluralità di stazioni appaltanti.

“Sono davvero soddisfatto che oltre ai Comuni di Sermoneta e Itri, i primi ad aver aderito alla CUC – evidenzia il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – si aggiungano ora altri due comuni, quello di Sezze e di S. Felice Circeo, e mi auguro che ce siano altri, in modo da rafforzare il ruolo della Provincia come Casa dei Comuni, che è inserita nelle linee programmatiche dell’ente, e gestire al meglio i fondi destinati al nostro territorio inclusi quelli del Pnrr”. 

Province, l’asse del Lazio sud

Ieri l’incontro tra i Presidenti degli enti di Latina e Frosinone: l’idea di un percorso comune

«Un confronto cordiale, di­retto, efficace e produttivo». Così il Presidente della Provin­cia di Frosinone, Luca Di Stefa­no, ha definito l’incontro con il suo on1ologo della Provincia di Latina, il Presidente Gerardo Stefanelli, avvenuto questa mattina nel suo ufficio presso Palazzo Jacobucci. «Due terri­tori contigui e non in concor­renza, anzi complementari per caratte1;stiche geografiche e orografiche come quelli delle Province di Frosinone e Latina devono cooperare, lavorare per una collaborazione strategica e, all’occorrenza, addirittura tat­tica. Lo dico perché nel inondo amministrativo attuale la con­correnza tra i territori per l’otte­nimento dei fondi è una realtà non comprimibile e lo è non so­lo per la rincorsa all’occasione imperdibile del PNRR o dei Fondi Strutturali europei» ha aggiunto il Presidente Di Stefa­no.
Il dialogo tra i due Presidenti si è infatti basato soprattutto sulle opportunità che un’asso­nanza sulle politiche di svilup­po del Lazio meridionale possono offrire, specialmente se a programmarle sono Enti di Area Vasta come sono le Provin­ce. Un’idea di progresso comu­ne, teso a valorizzare reciproca­mente le potenzialità, che ha già trovato ottimi esempi, uno dei quali l’unione tra le Camere di Commercio che ha permesso di costituire una realtà Camera­le tra le più importanti in Italia. Quella del Presidente Stefanelli non è stata dunque una sempli­ce visita di cortesia ma un vero e proprio incontro di lavoro che avrà un seguito.

L’incontro, programmato da giorni, cade in una fase interes­sante, nella quale si è nuova­mente acceso il dibattito sulle province e sul loro ritorno ad antico splendore. Il centrode­stra, con Forza Italia in prima li­nea, ha presentato una propo­sta di legge per re-istituire le province e soprattutto tornare a fare eleggere direttamente dai cittadini presidente e Consi­glio. Ma allo stesso tempo an­che da sinistra si muove qualco­sa, col partito democratico che ha presentato una sua propo­sta. Se le cose non si complica­no, qualcosa certamente si riu­scirà a fare.
Del resto in questi anni le province hanno sofferto e non poco. «Ma nonostante questo si riesce a fare qualcosa di positi­vo» spiega il presidente Stefa­nelli. Che proprio ieri ha ottenuto il via libera per i progetti relativi alla viabilità da sistema­re in tanti piccoli c0muni del territorio. Proprio quelle realtà che sono rimaste più penalizza­te dall’assenza di una struttura di riferimento come la Provin­cia.
Nelle scorse settimane al Se­nato Licia Ronzulli di Forza Ita­lia ha presentato una proposta di legge con tre articoli che pre­vedono l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio della provincia oltre all’elezione di­retta del Sindaco e del Consiglio metropolitano, abolendo il bal­lottaggio, nel caso che il candi­dato superi il 40% dei voti, ed estendendo tale criterio anche ai comuni sopra i 15 mila abi­tanti. Un primo passo avanti verso il ritorno alle Province di una volta.