Fondazione Latina 2032: un banco di prova importante

“La legge sulla Fondazione Latina 2032 è una grande opportunità, una di quelle che nella mia filosofia politica implica una enorme responsabilità. Per questo, spero che la classe dirigente sappia affrontarla con una maturità diversa rispetto a quella dimostrata su tante tematiche. – con queste parole il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli commenta l’approvazione della mozione del Consiglio con cui l’Ente di Via Costa chiede di entrare nella Fondazione in qualità di socio fondatore, come deliberato lo scorso lunedì.

Sarà una grande sfida per tutti essere in grado di valorizzare la mole di finanziamenti e questo prezioso strumento operativo, in maniera veramente proficua per il futuro del territorio e dei cittadini, senza ridurlo ad un semplice contenitore per sostenere azioni disarticolate e occasioni di clientelismo politico.

Per la comunità di Latina la responsabilità è sicuramente più grande perché é chiamata a dimostrare di essere sul campo una città guida per altre città della Provincia. Indubbiamente, sarà un banco di prova per tutti noi, come classe politica, che saremo tenuti a dimostrare una capacità di maturazione politica e amministrativa di più ampio raggio.

 Con gli introiti che arriveranno alla Fondazione Latina potrà dimostrare di avere davvero la capacità di utilizzare quei fondi, non in interventi spot fini a se stessi, ma con politiche efficaci a sostegno della città e dell’intera realtà territoriale.

Indubbiamente, sarà un banco di prova per tutti noi, come classe politica, che saremo tenuti a dimostrare una capacità di maturazione politica e amministrativa di più ampio raggio.

 Ecco perché ho voluto personalmente, supportato dalla volontà unanime del Consiglio, l‘ingresso della Provincia di Latina nella Fondazione come Socio Fondatore, consapevole del ruolo cruciale che questo ente potrà avere nel garantire gli interessi di un intero territorio, attivando quei modelli di governance che ci hanno contraddistinto fino a questo momento.

 Il Piano di finanziamento strategico proposto dalla legge 130/2024 per celebrare il Comune di Latina in occasione del ricorrere del centesimo anno di fondazione “1932-2032” é senza dubbio un’occasione di crescita con quasi 8 milioni di euro di finanziamenti e noi come Provincia abbiamo voluto anche questa volta dare un segnale chiaro sulla strada da percorrere, essendo i primi a richiederne l’ingresso, pronti a dare il nostro contributo. – conclude il Presidente Stefanelli – ” Siamo veramente consapevoli che le modalità in cui la Fondazione deciderà di investire sul territorio i fondi che ne derivano, potrà determinare lo sviluppo sostanziale di questo territorio. A noi tutti, come Istituzioni la responsabilità di essere lungimiranti sulle progettualità più idonee a garantire che la città svolga il suo ruolo di capoluogo soprattutto nella definizione degli scenari di crescita e sviluppo.”

Ius Scholae: “Ben svegliato Tajani”

“Ben svegliato Tajani” – con queste parole Gerardo Stefanelli commenta le dichiarazioni del leader di Forza Italia che su Repubblica rivendica il suo posizionamento centrista con il tema dello Ius Scholae.

“Riconoscere la cittadinanza italiana a chi ha studiato nel nostro Paese è un buon modo di risvegliarsi dalle speculazioni politiche di una maggioranza che ha voluto fare di qualunque diversità un elemento divisorio, fossilizzandosi su ideologie che dimostrano sempre più lo scollamento della realtà quotidiana – incalza il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – “ Per chi  come me fa il sindaco, ha dei figli e frequenta ogni giorno le scuole su vari livelli, sa che quelli che gli altri definiscono “stranieri” seduti ai lori banchi nelle nostre scuole sono cittadini come tutti gli altri, anche se di uno Stato che non sa ancora riconoscerli come tali. Pensano italiano, parlano italiano, hanno già acquisito la nostra cultura e la loro identità è già permeata della quotidianità che li circonda, più di quanto le politiche divisive degli ultimi anni vogliono far credere. Non riconoscerli come italiani è tradire quel senso di appartenenza e radicamento che la scuola custodisce ed alimenta, costruendo ogni giorno quelli che, a prescindere dalla propria provenienza, dovrebbero diventare cittadini del domani. Il riconoscimento dello status di cittadino a chi porta a termine un percorso di studi completo ai minori stranieri è il modo in cui uno Stato dovrebbe accogliere, includere e non differenziare. Non riconoscerlo è come mortificare il sistema scolastico, sminuire il valore educativo e l’impegno con cui quello studente, a pari di altri, ha perseguito e raggiunto il suo obiettivo formativo.

E qui, a differenza di quello che sostiene Salvini, non s tratta di priorità della politica, di urgenze o appartenenze politiche ma della capacità di saper leggere ed interpretare una realtà che scorre più veloce dei tempi per le intese. Fin quando ci sarà questo palese scollamento dalla realtà, la politica continuerà ad essere affare di pochi, con un conseguente ristringimento della democrazia che può beneficiare solo le poltrone e non le persone.

Noi abbiamo bisogno di una politica che sappia essere concreta e non abbia paura di calarsi nella vita delle persone, perché è lì e non sui giornali che ha bisogno di essere più incisiva. Quindi, parafrasando il discorso di Michelle Obama alla Convention Nazionale dei Democratici a Chicago: “Facciamo qualcosa”!

Ci siamo adagiati su un immobilismo che ha annichilito le nostre speranze, che ha fatto richiudere su stessa una politica svuotata dal bisogno primario del fare, dell’agire per l’interesse pubblico. “Non possiamo star seduti a lamentarci delle cose. Dobbiamo fare qualcosa.”

Non basta speculare sulle cose, arginare i problemi, tentando conciliazioni e momentanee soluzioni che non inclinino alleanze. Questo è il momento di agire. Allora a Tajani e a quella parte della politica che rappresenta mi sento di dire sì, adesso che abbiamo finalmente capito che il mondo è cambiato, svegliamoci. Ma, facciamolo per davvero e sui temi cruciali come il fine vita, la genitorialità assistita, le politiche paritarie e ancora i giovani, il lavoro e la terza età. Temi trasversali, che attraversano razze, sesso e religione e come tali sono universali e a pieno titolo prioritari.

Quindi, ritornando allo Ius Scholae, non importa quale sia la nostra appartenenza politica, o la provenienza degli studenti. Quegli studenti, a termine del loro percorso di studi hanno bisogno che lo Stato in cui si sono formati li riconosca come cittadini e gli fornisca le opportunità attese, senza riserve, appunti sul loro diritto ad essere considerati pienamente italiani.”

Stefanelli: Un bilancio degli ultimi mesi

L’intervista di Tonj Ortoleva su Latina Oggi

Gerardo Stefanelli, Presidente della Provincia di Latina e Sindaco di Minturno, prima della pausa estiva fa un bilancio degli ultimi mesi, parla degli obiettivi futuri e non smentisce possibili evoluzioni.

La settimana scorsa ha presentato il consueto report delle attività della Provincia, l’Ente di Via Costa è in continua attività in modo dinamico, ponendosi ancora una volta come punto di riferimento territoriale ed amministrativo. Se dovesse riassumere gli ultimi passi cosa direbbe?

La Provincia esiste, è presente sul territorio, cresce, si potenzia, lavora con e per le Amministrazione locali e le guida la sua visione dinamica, delineando percorsi di crescita e sviluppo. Abbiamo dimostrato in questi anni che è possibile recuperare la centralità di un Ente, che per sua natura appare distante dai cittadini, e lo si può fare divenendo il tramite con i Comuni. Programmazione, digitalizzazione, investimenti in politiche di area vasta, sussidiarietà, formazione e sensibilizzazione sono forse i temi chiave che hanno interessato tutti i settori e le competenze dell’Ente.

Ha parlato spesso di accountability, come principio fondante della sua attività di amministratore. Possiamo definirlo un valore o più una buona pratica?

È un principio spesso astratto, che io ho voluto fare mio come buona pratica amministrativa e politica, se mi consente, fino a farlo diventare un valore. Come Amministratori di Enti abbiamo la responsabilità di dire, quantificare e dimostrare quello che stiamo facendo sia all’interno che all’esterno. Come pratica interna l’attività di report ci permette di fissare obiettivi, seguire il loro andamento e verificare quanto fatto, gratificando anche il lavoro dei dirigenti e dipendenti. Verso l’esterno è una pubblica assunzione di responsabilità e un impegno che prendiamo con chi ci ha accordato la propria fiducia. Per questo credo, che dovrebbe diventare un valore diffuso per i tanti amministratori e politici del nostro territorio.

Più volte ha parlato di buona amministrazione, delle pratiche e del gruppo politico che sta formando in area provinciale grazie al suo progetto politico. Anche il turn over nella Giunta Comunale di Minturno, di cui è al vertice come Sindaco rientra in questo?

Il turn over tra Giunta e Consiglio all’interno della maggioranza che mi sostiene ci ha insegnato negli anni a perfezionare e indirizzare la nostra azione politica, dando la possibilità di maturare esperienze diffuse e concentrarsi, in base ad inclinazioni e professionalità, sugli obiettivi da perseguire. Credo che questa sia una buona pratica o meglio il modo giusto di intendere il lavoro di un gruppo che vuole costruire e dare continuità alla propria azione sul territorio. Significa motivare, incentivare, ascoltare le singole inclinazioni ma anche dare possibilità di crescere e rafforzare la propria azione, perché fare politica non è solo assolvere a propri compiti istituzionali ma avere una visione sul territorio ed essere in grado di costruire il futuro, anche su chi poi avrà il compito di portare avanti quanto abbiamo fatto fino a questo momento.

Come ricorda spesso è importante educare e formare. Sotto questo punto di vista, tornando alla Provincia, sta portando avanti diverse campagne di sensibilizzazione come quella sulla sicurezza stradale. Quanto crede sia importante l’azione di divulgazione su un tema così sensibile?

Le campagne di sensibilizzazione ci dicono che come cittadini abbiamo bisogno di sviluppare una nuova cultura intorno ai temi cruciali dell’attualità. Parlo di cultura perché siamo spesso vittime di un retaggio sociale che ci porta a ripetere assiduamente e meccanicamente azioni e pensieri e per smuoverci da quella prospettiva serve spesso una vera e propria rieducazione. I recenti fatti di cronaca ci hanno mostrato quanto gran parte degli incidenti e delle morti sono frutto di una cattiva conoscenza e applicazione del codice della strada e di una distrazione che è frutto di disattenzione e mancata consapevolezza delle ripercussioni che le nostre azioni hanno sugli altri. Per questo, credo, che “Con Guido fai strada” (il titolo della campagna della Provincia, ndr) abbia ancora più valore e sia fondamentale per smuovere l’attenzione pubblica ed iniziare un percorso condiviso di rieducazione sociale. Vede, questo è un concetto applicabile a tutto: alla formazione professionale, alle fragilità sociali e a tutti quei temi attuali che ci hanno capire che è la conoscenza il primo passo da compiere per imparare a preservare la vita.

A proposito di passi, qualche settimana fa ha incontrato gli amici e i sostenitori del suo cammino verso l’Europa per ringraziarli e fare un punto sul percorso elettorale. Al momento sembra quasi totalmente assorbito dall’attività amministrativa, ma che cosa dobbiamo aspettarci sotto il profilo politico.

Al momento, l’obiettivo più prossimo è la raccolta firma per il referendum contro l’autonomia differenziata. A Settembre, ritornarti dalla pausa estiva, a mente lucida e fresca ragioneremo sui prossimi passi. Quello che posso dire è che sono stati mesi impegnati sia sotto il profilo amministrativo, viste le tante attività seguite, che sotto quello politico. In attesa di vedere come gli scenari mondiali indirizzeranno anche la nostra politica, mi riservo qualche settimana per dedicarmi alla famiglia, raccogliere le energie e i pensieri. Quello che verrà richiederà uno sforzo congiunto, lucidità e ancora una volta capacità di azione.

Ius Scholae: “Ben svegliato Tajani”

“Ben svegliato Tajani” – con queste parole Gerardo Stefanelli commenta le dichiarazioni del leader di Forza Italia che su Repubblica rivendica il suo posizionamento centrista con il tema dello Ius Scholae.

“Riconoscere la cittadinanza italiana a chi ha studiato nel nostro Paese è un buon modo di risvegliarsi dalle speculazioni politiche di una maggioranza che ha voluto fare di qualunque diversità un elemento divisorio, fossilizzandosi su ideologie che dimostrano sempre più lo scollamento della realtà quotidiana – incalza il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – “ Per chi  come me fa il sindaco, ha dei figli e frequenta ogni giorno le scuole su vari livelli, sa che quelli che gli altri definiscono “stranieri” seduti ai lori banchi nelle nostre scuole sono cittadini come tutti gli altri, anche se di uno Stato che non sa ancora riconoscerli come tali. Pensano italiano, parlano italiano, hanno già acquisito la nostra cultura e la loro identità è già permeata della quotidianità che li circonda, più di quanto le politiche divisive degli ultimi anni vogliono far credere. Non riconoscerli come italiani è tradire quel senso di appartenenza e radicamento che la scuola custodisce ed alimenta, costruendo ogni giorno quelli che, a prescindere dalla propria provenienza, dovrebbero diventare cittadini del domani. Il riconoscimento dello status di cittadino a chi porta a termine un percorso di studi completo ai minori stranieri è il modo in cui uno Stato dovrebbe accogliere, includere e non differenziare. Non riconoscerlo è come mortificare il sistema scolastico, sminuire il valore educativo e l’impegno con cui quello studente, a pari di altri, ha perseguito e raggiunto il suo obiettivo formativo.

E qui, a differenza di quello che sostiene Salvini, non s tratta di priorità della politica, di urgenze o appartenenze politiche ma della capacità di saper leggere ed interpretare una realtà che scorre più veloce dei tempi per le intese. Fin quando ci sarà questo palese scollamento dalla realtà, la politica continuerà ad essere affare di pochi, con un conseguente ristringimento della democrazia che può beneficiare solo le poltrone e non le persone.

Noi abbiamo bisogno di una politica che sappia essere concreta e non abbia paura di calarsi nella vita delle persone, perché è lì e non sui giornali che ha bisogno di essere più incisiva. Quindi, parafrasando il discorso di Michelle Obama alla Convention Nazionale dei Democratici a Chicago: “Facciamo qualcosa”!

Ci siamo adagiati su un immobilismo che ha annichilito le nostre speranze, che ha fatto richiudere su stessa una politica svuotata dal bisogno primario del fare, dell’agire per l’interesse pubblico. “Non possiamo star seduti a lamentarci delle cose. Dobbiamo fare qualcosa.”

Non basta speculare sulle cose, arginare i problemi, tentando conciliazioni e momentanee soluzioni che non inclinino alleanze. Questo è il momento di agire. Allora a Tajani e a quella parte della politica che rappresenta mi sento di dire sì, adesso che abbiamo finalmente capito che il mondo è cambiato, svegliamoci. Ma, facciamolo per davvero e sui temi cruciali come il fine vita, la genitorialità assistita, le politiche paritarie e ancora i giovani, il lavoro e la terza età. Temi trasversali, che attraversano razze, sesso e religione e come tali sono universali e a pieno titolo prioritari.

Quindi, ritornando allo Ius Scholae, non importa quale sia la nostra appartenenza politica, o la provenienza degli studenti. Quegli studenti, a termine del loro percorso di studi hanno bisogno che lo Stato in cui si sono formati li riconosca come cittadini e gli fornisca le opportunità attese, senza riserve, appunti sul loro diritto ad essere considerati pienamente italiani.”

Minturno: Stefanelli presenta il nuovo assetto della Giunta

Il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli ha ufficializzato la nuova giunta con l’assegnazione delle materie e la definizione di un nuovo assetto all’interno della squadra politica che lo ha affiancato fino a questo momento in Giunta e in Consiglio.

“Nell’ambito del turn over annunciato all’inizio della seconda consiliatura, oggi abbiano dato il via alla staffetta tra i rappresentanti del PD: l’Assessore Rita Alicandro e il Consigliere Piernicandro D’Acunto che si alterneranno nei ruoli in Consiglio e in Giunta. – ha esordito il primo cittadino – Per assicurare un lavoro più proficuo, tenendo anche conto delle precedenti esperienze, ho ritenuto opportuno ridistribuire le singole materie all’interno della Giunta per assicurare la continuità e l’efficacia amministrativa.

Per questo motivo, a Piernicandro D’Acunto ho scelto di assegnare, come nel precedente mandato l’Ambiente e le materie affini dei rifiuti, del benessere animale, verde pubblico e igiene. Ho affidato a lui, inoltre, il Personale, perché con la sua comprovata esperienza potrà garantire la stabilità amministrativa ed evitare fasi di assestamento dovute al passaggio delle competenze.

Ho chiesto comunque a Rita Alicandro di continuare ad assolvere come Consigliera Delegata alle funzioni di coordinamento sulla Cultura, Biblioteche e Archivio Storico, per prosieguo delle attività da lei seguite fino a questo momento.

Con l’uscita dell’Assessore Orlandi avevo assunto nelle mie competenze le deleghe al Personale e al Bilancio, svolte dal Vicesindaco Elisa Venturo che ha curato personalmente e in modo impeccabile l’ultimo passaggio dell’equilibrio di Bilancio. Questo mi ha spinto a chiederle di assumere la responsabilità politica del Bilancio e dei Lavori pubblici, consapevole del fatto che le due deleghe sono strettamente collegate tra loro. Infatti, le risorse impiegate, i residui e i fondi vincolati incidono sul bilancio e come tali richiedono una trattazione congiunta, che miri a portare a termine, entro la fine del mandato, quanto ci siamo prefissati. Le opere pubbliche in progetto richiedono una trattazione accurata, per il ruolo determinante che avranno nella crescita e nello sviluppo della nostra comunità, anche dopo la fine della mia decennale esperienza di Sindaco.

Per lo stesso motivo, la pubblica istruzione e la formazione andranno all’Assessore Ilaria Pelle, perché gli utenti finali delle materie si intersecano con quelli delle Politiche Sociali e del Welfare e come tali sono complementari.

Preso atto delle dimissioni, per motivi di lavoro, di Tommaso Iossa e Nicola Martone, rispettivamente delegati alla Mobilità Sostenibile e al Demanio, e che ringrazio per il contributo dato in questi anni, ho completato la distribuzione delle materie affidando a Luca Salvatore il demanio ed a Giuseppe Pensiero il trasporto pubblico. Nelle prossime settimane il demanio sarà al centro di scelte strategiche fondamentali per l’assetto e lo sviluppo del territorio, oltre che per la tutela  delle  norme sulla concorrenza. Va da sé che sarà fondamentale un trattamento congiunto ed accurato con i settori curati dall’Assessore.”

Con l’assegnazione delle materie e la definizione delle singole deleghe, viene completato il nuovo assetto della giunta che poco più di un mese fa aveva visto l’ingresso del nuovo Assessore al Turismo Giuseppe Pensiero.

“Rispetto all’inizio abbiamo una Giunta più forte politicamente e sicuramente più esperta da un punto di vista amministrativo. – conclude Gerardo Stefanelli – Infatti, il sistema di rotazione ha consentito a tutti gli attori politici di sperimentare più ruoli, sia come consiglieri che come assessori, dando vita ad un percorso di crescita diffusa e ad un affinamento delle capacità dei singoli all’interno di una squadra consolidata che ha dimostrato di saper lavorare congiuntamente. La pluralità di esperienze offerte darà sicuramente modo all’elettorato di poter accedere alle prossime elezioni ad una vasta scelta di persone competenti, che indipendentemente dai singoli percorsi, sapranno dare il loro contributo alla comunità. Di questa cosa, sono particolarmente fiero come amministratore e leader di un progetto politico che ci ha permesso negli anni di fare tanto, sia in termine di sviluppo della comunità ma anche in crescita personale. Per questo, mi riservo, qualora sia necessario, la possibilità di ulteriori cambi, per rafforzare l’azione amministrativa e garantire il raggiungimento degli standard di qualità e degli obiettivi che per la fine del mio doppio mandato ci impegnano a portare a termine.”

Stefanelli: Il Cammino continua

Il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli , reduce della campagna elettorale delle Europee, martedì sera in un evento privato ha incontrato gli amici che hanno sostenuto il suo cammino verso Bruxelles nella lista Stati Uniti d’Europa.

Ad accoglierlo numerose persone dai Comuni limitrofi, dalla provincia di Latina e dal frosinate, dove più volte si è recato da candidato. È stata l’occasione per riflettere a freddo sulla campagna elettorale, sul risultato raggiunto e sugli sviluppi futuri del quadro politico.

 Al suo fianco gli esponenti locali di Italia Viva, gli amici amministratori che con lui hanno condiviso il progetto politico e non ultimi i sostenitori che lo hanno accompagnato nei vari comizi. Appare evidente come sia nata una squadra radicata e presente anche oltre i confini provinciali, che ha intenzione di lavorare e di muoversi insieme per costruire una nuova rete di amministratori e politici sul territorio. Saranno proprio loro, insieme, a decidere i prossimi passi da compiere per fortificare e far crescere un progetto politico che vuole crearsi il suo spazio.

L’evento ha, inevitabilmente, aperto una riflessione sui 9707 voti raggiunti, in rapporto ad altri candidati con alle spalle ruoli istituzionali molto più rilevanti, sulle dinamiche di un voto poco sentito e di un simbolo quasi sconosciuto come quello di Stati Uniti d’Europa, che pur avendo un’idea forte alle spalle, ha pagato il prezzo di una struttura inesistente e di un programma da costruire in corsa.

Tuttavia, il bilancio risulta essere più che positivo, soprattutto in rapporto alla vasta rete di rapporti che il confronto elettorale ha portato. Sul futuro, il primo cittadino non ha nascosto le sue perplessità, parlando di possibili alleanze, di scelte da compiere e della velocità con cui nel mondo anche le correnti politiche cambino, con importanti conseguenze sulla nostra politica interna. Quello che accadrà con le elezioni americane influenzerà e determinerà la direzione che dovranno prendere i partiti, in virtù degli schieramenti internazionali. Inevitabilmente, questo creerà fratture interne anche alle alleanze nate per governare il nostro Paese. Ecco perché, sembra ovvio rimandare a settembre tutte le valutazioni. Quello che emerge è ormai il ruolo che Stefanelli svolge in questa nuova squadra, nata in seno all’attività provinciale e cresciuta durante i giorni della campagna, per assumere sempre più i connotati di gruppo politico che potrebbe aprire nuovi scenari nell’area pontina ma anche nel territorio minturnese.

Per il momento l’unica certezza resta la raccolta firma per chiedere il referendum contro l’autonomia differenziata.

La mia seconda newsletter!

Ieri è uscita la mia seconda newsletter!

Questa settimana ho riflettuto a lungo su quello che sta accadendo.

È esistita un’epoca in cui le proprie posizioni si esprimevano a parole o, “per assurdo”, con un voto. Oggi, invece, la violenza si anima e diventa voce. Lo diventa quando mina non solo la politica, ma anche alla vita delle persone che la fanno, come è avvenuto a maggio nell’attentato del premier slovacco Robert Fico o nello sparo che una settimana fa ha sfiorato Donald Trump scuotendo gli Stati Uniti d’America.

In quest’ultimo caso, molti dei sostenitori hanno parlato di “santificazione”. La newsletter del giornale Semafor titolava, addirittura, “San Donald da Milwaukee”. Ma dopo un episodio del genere basta interrogarsi sulla Dea Fortuna?

Non dovremmo anche chiederci da dove nasce la violenza che oggi agita la politica? Anzi, questa violenza non è proprio figlia di posizioni estreme, radicali, alimentate da una politica debole, a corto di idee, e da mezzi di comunicazione che polarizzano il dibattito politico?

Questi e molti altri sono solo alcuni dei pensieri che popolano la mia newsletter.

Ogni settimana condividerò un punto di vista sui fatti politici e sociali: non un mero commento personale, ma un richiamo al confronto e alla riflessione.

Per un punto di vista nuovo, a tratti divertente, a tratti molto serio ma comunque sempre sincero.

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#GerryOnTheRoad: la prima pagina della mia newsletter

Chi mi conosce sa che per me la politica è come un cammino: è fatta di salite e discese, di tappe da visitare e di traguardi da raggiungere; ma, soprattutto, la politica è fatta di opinioni.

Nella nuova newsletter “#GerryOnTheRoad” esprimerò la mia e ascolterò la vostra.

Ogni settimana condividerò un punto di vista sui fatti politici e sociali: non un mero commento personale, ma un richiamo al confronto e alla riflessione.

Per un punto di vista nuovo, a tratti divertente, a tratti molto serio ma comunque sempre sincero.

Ieri, a un mese esatto dall’uscita dei risultati elettorali, è uscita la primissima pagina. Ho parlato di questo mese e della scosse politiche che hanno riguardato l’Europa.

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