Provincia: Apre al pubblico la Sala Cambellotti

Da marzo visite guidate gratuite la prima domenica del mese

La Provincia di Latina è felice di annunciare l’apertura gratuita della Sala Cambellotti la prima domenica di ogni mese. Questa è un’opportunità straordinaria per visitare uno dei luoghi più emblematici del Palazzo del Governo e ammirare l’opera di Duilio Cambellotti, ‘Agro Redento’.

Le dichiarazioni del Presidente Stefanelli

“A dicembre, in occasione del novantesimo anniversario della nostra Provincia, ci eravamo impegnati a offrire questa opportunità, e oggi possiamo presentare il calendario delle aperture straordinarie della Sala Cambellotti – ha affermato il Presidente Gerardo Stefanelli, introducendo l’iniziativa in collaborazione con il Museo Piana delle Orme. – Ogni prima domenica del mese, sarà possibile partecipare gratuitamente a visite guidate mattutine, con l’occasione di scoprire la storia di uno dei palazzi di fondazione più significativi della città e di ammirare l’opera simbolo che si trova all’interno della Sala Cambellotti. La Redenzione dell’Agro, evocata dall’opera di Cambellotti, racchiude la storia di rinascita del nostro territorio e richiama i valori fondamentali che hanno guidato la sua costruzione. Per questo motivo, abbiamo voluto partire proprio da questa opera per iniziare a raccontare il vasto patrimonio che il nostro Ente custodisce, dandogli il giusto riconoscimento.”

“La Sala Cambellotti non è solo un luogo di arte e storia, ma diventa anche un punto di incontro per la comunità, stimolando dialoghi e riflessioni sulla nostra eredità culturale. Speriamo che questa apertura gratuita possa invogliare sempre più persone, sia residenti che turisti, a scoprire e apprezzare le meraviglie che la Provincia di Latina ha da offrire. In questo periodo di rinnovamento e vivacità culturale che sta attraversando la nostra Provincia – dal riconoscimento della Via Appia Regina Viarum come patrimonio Unesco alla nascita della Fondazione per il centenario della città di Latina – desideriamo promuovere un rinnovato interesse verso l’identità culturale e storica di questa provincia, radicando nella cittadinanza un nuovo senso di appartenenza.” – ha concluso il Presidente Stefanelli.

Le visite guidate gratuite

Le visite guidate si svolgeranno dalle 9.30 alle 12.30in tre turni di circa un’ora ciascuno. È necessario prenotarsi su eventbrite.it per partecipare alle visite. In questo modo, si garantisce una gestione organizzata e sicura del flusso di visitatori, permettendo a tutti di godere appieno dell’esperienza culturale offerta in un ricco calendario di appuntamenti fino da marzo a febbraio 2026. L’iniziativa, nata in sinergia con il Museo Piana delle Orme, con il quale è stato da poco ufficializzato il Protocollo d’intesa, è stata resa possibile dalla collaborazione con la Prefettura di Latina.

La prima visita avrà luogo domenica 2 marzo 2025, mentre la Sala Cambellotti verrà aperta per una visita straordinaria di lancio dell’iniziativa lunedì 24 febbraio alla presenza delle autorità e della stampa.

Info e prenotazioni

La visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria e i posti limitati. Per prenotarsi è necessario registrarsi sulla piattaforma di eventbrite.it e selezionare il turno desiderato per singola data.

Tutte le info sul sito istituzionale della Provincia di Latina – Comunicazione – Eventi o su eventrbrite.it

La Provincia entra nella Rete dei Musei

Si terrà martedì 21 gennaio presso il Museo Civico Dullio Cambellotti di Latina l’ufficializzazione dell’adesione della Provincia di Latina al progetto ‘Musei In Rete’ (MIR). La Provincia di Latina aveva già annunciato la sua partecipazione al progetto lo scorso agosto tramite un decreto presidenziale, volto a promuovere e rinnovare il proprio impegno a sostegno dei centri culturali locali.

“Sono estremamente felice di ufficializzare l’ingresso della Provincia nella Rete dei Musei, un progetto che ho seguito con attenzione sin dall’inizio e che ho voluto appoggiare sin da subito per la sua importanza strategica nel favorire nuove strategie di sviluppo,” ha dichiarato il Presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli. – “Protocolli come questo sono essenziali per attivare nuovi modelli di governance e per definire un’offerta che integri diverse realtà museali, valorizzando le loro specificità e la loro storia. La nostra intenzione è promuovere una conoscenza attiva e autentica del nostro territorio attraverso le numerose realtà presenti.”

Il Protocollo d’Intesa per la creazione della Rete dei Musei della Provincia di Latina era stato firmato lo scorso marzo da nove comuni, tredici musei pubblici e tre privati, con l’obiettivo di promuovere l’offerta museale del territorio pontino mediante una strategia condivisa e multicentrica, mirata a favorire l’accessibilità, la condivisione e lo sviluppo di iniziative comuni per valorizzare il patrimonio culturale e artistico locale.

“Come Provincia, saremo lieti di lavorare attivamente alla costruzione di questa rete, aprendo un dialogo costruttivo con tutte le realtà aderenti e continuando a sostenere la valorizzazione della cultura tra i giovani e i cittadini attraverso attività di promozione ed educazione storica come le ‘Giornate della Memoria’, attualmente in corso a Piana delle Orme, e ‘Le Marocchinate’. – ha continuato il Presidente Stefanelli – Il nostro impegno come ente territoriale di coordinamento, nell’ambito delle Politiche di Area Vasta e del programma ‘Scuola Aperta’, sarà di rendere sempre più accessibili i siti, incentivando la loro fruizione attraverso iniziative e piani di informazione e comunicazione coordinati.”

In questo contesto, l’adesione della Provincia di Latina al progetto ‘Musei In Rete’ rappresenta un passo significativo verso l’incremento della collaborazione tra istituzioni culturali, permettendo di creare sinergie che possano ampliare l’attrattiva turistica dell’area e migliorare l’esperienza dei visitatori. La rete consentirà ai musei di condividere risorse, conoscenze e buone pratiche, rendendo più efficaci le iniziative di conservazione e promozione del patrimonio culturale.

Il Protocollo mira a coinvolgere attivamente le comunità locali, incoraggiando la partecipazione dei cittadini e delle scuole in programmi educativi e attività culturali che alimentino un senso di appartenenza e orgoglio per il proprio territorio. Questo approccio partecipativo è essenziale per garantire la sostenibilità a lungo termine delle istituzioni culturali coinvolte, creando un legame profondo tra il patrimonio artistico e la società che lo custodisce. A sottoscrivere il loro ingresso anche l’Associazione Dizionario della Musica d’Italia di Latina e la Fondazione Latina Film Commission.

La cerimonia di ufficializzazione dell’adesione sarà un’opportunità per celebrare l’impegno della Provincia di Latina nel campo della cultura e per sottolineare l’importanza di progetti collettivi che puntano a un futuro in cui la cultura diventi un motore di sviluppo sociale ed economico per l’intera comunità.

La Provincia entra in “Musei in Rete”

È stato firmato questa mattina il decreto con cui la Provincia di Latina entra nei “Musei in Rete”.

Il Protocollo d’Intesa per la costituzione della Rete dei Musei della Provincia di Latina era stato firmato lo scorso marzo da nove municipalità, tredici musei pubblici e tre privati allo scopo di promuovere dell’offerta museale del territorio pontino, attraverso una strategia condivisa e multicentrica.

L’ingresso della Provincia, preannunciato già da tempo dal sostegno dell’Ente alle attività promosse, sancisce l’impegno a promuovere i centri della cultura locali.

“Sono molto felice di aderire come Provincia alla Rete dei Musei, un progetto che ho seguito da vicino, al suo nascere e che ho voluto sostener fin dal principio per l’importanza strategica che riveste nell’intercettare strategie di sviluppo nuove. – ha dichiarato il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – Il fervore culturale innescato dal riconoscimento dell’Appia a Patrimonio Unesco e le recenti candidature a Capitali della Cultura di due città pontina hanno fatto emergere nuovi bisogni culturali territoriali e aperto nuove possibilità di crescita. In questo senso, sarà determinante il modo in cui anche gli istituti della cultura sapranno rispondere e veicolare il proprio messaggio. Ecco perché, protocolli come questi sono essenziali ad attivare modelli di governance nuovi e a definire un’offerta in grado di inglobare più realtà museali, valorizzandone peculiarità e storia.

Abbiamo la fortuna di abitare un territorio disseminato di storia e attraversato da anime diverse, che rendono variegata e ricca la panoramica attrattiva dell’area pontina. Ora è il momento di lavorare insieme alla costituzione di un’offerta territorialmente più ampia, svincolata dai singoli luoghi e in grado di pensarsi in una dimensione provinciale rinnovata e ancora più competitiva.

Come Provincia saremo ben lieti di lavorare attivamente alla costruzione di questa rete, aprendo un dialogo attivo e costruttivo con tutte le realtà aderenti e continuando a sostenere la valorizzazione della cultura nei giovani e nei cittadini attraverso attività di promozione ed educazione storica come le “Giornate della Memoria” e “Le Marocchinate”.

Il nostro impegno come ente territoriale di coordinamento, nell’ambito delle Politiche di Area Vasta e del programma “Scuola Aperta”, sarà quello di rendere sempre più accessibili i siti, incentivando la loro frequentazione attraverso iniziative e piani di informazione e comunicazioni coordinati.”

La firma ufficiale del Protocollo avverrà nei prossimi giorni con i rappresentanti degli attori coinvolti.

Nella rete dei Musei sono presenti il Cambellotti, Piana delle Orme, Terra Pontina, Mug Giannini e Madxi-Mad (Museo Contemporaneo e Museo di Arte Diffusa) presenti nel territorio di Latina; il museo “Emilio Greco” e il Museo civico del mare e della costa “Marcello Zei” di Sabaudia; il Museo archeologico, il Parco archeologico, il Museo Medievale di Fossanova e il Museo per la Matematica di Priverno; l’Etnomuseo dei Monti Lepini che si trova a Roccagorga; il Museo delle Terre di Confine presente a Sonnino; il Museo dell’Olio di Roccasecca dei Volsci; il Museo  della città e del territorio di Cori, l’Archivio storico e Map e l’Ecomuseo dell’Agro Pontino presenti a Pontinia; il Museo archeologico comunale di Sezze e con loro le municipalità coinvolte.

La Via Appia Regina Viarum è patrimonio Unesco

È di oggi l’annuncio ufficiale: la “Via Appia. Regina Viarum” è il 60° sito Unesco Italiano. L’iscrizione è arrivata dalla 46° sessione del World Heritage Committee dell’Agenzia delle Nazioni Unite, in corso a New Delhi.

“Ci abbiamo creduto tanto come Provincia di Latina e il grando lavoro fatto con “Via Appia Regina Viarum” ci ha dato ragione. – afferma il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli alla notizia.  – “Siamo stati l’unica Provincia a creare un sistema territoriale di coordinamento a sostegno della candidatura Unesco, con l’istituzione di una Cabina di Regia con i tredici Comuni attraversati dall’Appia. Insieme abbiamo lavorato alla costituzione di un nuovo modello di governance che contribuisse alla creazione di un’identità condivisa, intorno all’Appia e al ricco patrimonio sviluppatosi nei secoli intorno alla sua storia. Lo abbiamo fatto creando una rete, tra istituzioni, associazioni e privati, promuovendo eventi diffusi e ponendoci come punto di riferimento territoriale. Abbiamo creato all’interno del Bilancio provinciale una voce dedicata al progetto, che potesse sostenere le iniziative culturali ed incentivare lo sviluppo di nuove attività comprensoriali.”

Con queste parole ricche di entusiasmo il Presidente Stefanelli ripercorre il lavoro svolto dall’Ente nell’ultimo anno, dalla firma del Protocollo il 10 gennaio 2023  con 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata, Puglia), 12 tra Province e Città Metropolitane, 73 Comuni, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 Università italiane e straniere, fino all’istituzione della Cabina di Regia che ha visti coinvolti i 13 Comuni pontini di Cisterna di Latina, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Gaeta, Formia, Minturno

Il progetto, coordinato dalla Amministrazione Provinciale, dall’Ente di Area Vasta e dai Comuni del territorio, ha dato via a numerosi eventi  sparsi sul territorio allo scopo di diffondere la storia e la cultura di questa straordinaria strada millenaria e dar vita ad un nuovo fervore in grado di unire  le varie aree pontine e risvegliare un comune sentire che potesse trasformarsi in opportunità di crescita.

“Siamo pronti da qui a sostenere i Comuni aderenti al nostro Protocollo d’Intesa ed é nostra intenzione costruire un itinerario turistico locale in grado di valorizzare il nostro territorio. Lo faremo con la DMO, con la rete di parteners che abbiamo raccolto intorno a noi nei tanti eventi ed iniziative e spero anche con le istituzioni regionali, se lo vorranno. – continua Gerardo Stefanelli – “Da qui inizia un nuovo percorso, un’opportunità di crescita unica per la nostra Provincia che può ambire a valorizzare la sua storia millenaria attraverso una nuova visione, sempre più comprensoriale e proiettata verso il futuro. Continueremo a credere e ad investire sulla” Via Appia Regina Viarum” nella consapevolezza che la nostra storia e le nostre radici ci indicheranno ancora una volta la strada giusta per sostenere lo sviluppo o delle nostre comunità.” La Provincia di Latina sosterrà economicamente i Comuni nella creazione e istallazione di tutta la cartellonistica che il prestigioso titolo richiede e nell’espletamento di tutti gli adempimenti, ma sarà anche impegnata nella creazione di un itinerario turistico dedicato, che accolga e raccolga la ricca e variegata storia di comuni tanto diversi, che sotto il nome della via che li ha uniti e continua a ricongiungerli potrebbero trovare un nuovo volano di sviluppo.

#GerryOnTheRoad: la prima pagina della mia newsletter

Chi mi conosce sa che per me la politica è come un cammino: è fatta di salite e discese, di tappe da visitare e di traguardi da raggiungere; ma, soprattutto, la politica è fatta di opinioni.

Nella nuova newsletter “#GerryOnTheRoad” esprimerò la mia e ascolterò la vostra.

Ogni settimana condividerò un punto di vista sui fatti politici e sociali: non un mero commento personale, ma un richiamo al confronto e alla riflessione.

Per un punto di vista nuovo, a tratti divertente, a tratti molto serio ma comunque sempre sincero.

Ieri, a un mese esatto dall’uscita dei risultati elettorali, è uscita la primissima pagina. Ho parlato di questo mese e della scosse politiche che hanno riguardato l’Europa.

Se te la sei persa la puoi scaricare nel bottone che trovi qua sotto.
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Minturnae diventa Parco Archeologico

La soddisfazione del Sindaco Stefanelli

Con il Decreto n. 53 del 9 febbraio scorso il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha “promosso” il Comprensorio di Minturnae al rango di Parco Archeologico. L’area di interesse storico-monumentale, situata a ridosso del Garigliano, figura, con il Ponte Real Ferdinando, nell’allegato 3 del provvedimento ministeriale, nell’Elenco di istituti e luoghi della cultura e altri immobili e/o complessi assegnati alle Direzioni Regionali Musei.

Non nasconde la sua soddisfazione il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli: «Si tratta di un bel risultato, ottenuto grazie ad un’azione sinergica tra enti pubblici. Ricordo, con un pizzico di orgoglio, la Delibera della Giunta Comunale n. 102 del 21 marzo 2019, dedicata all’istituzione del Complesso monumentale dell’Area archeologica di Minturnae, della Via Appia e del Passo del Garigliano. Cinque anni fa io ed i miei collaboratori avviammo, di intesa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, un progetto ambizioso che ora è suggellato dal riconoscimento della zona come Parco. Mi complimento con il Ministero della Cultura e con la Direzione Regionale Musei Lazio per questo esito che premia gli sforzi compiuti, a livello istituzionale, per l’adeguata valorizzazione delle antiche rovine e dei monumenti ubicati presso il Garigliano».

Il Parco Archeologico di Minturnae racchiude, oggi, gran parte dei resti della città-porto. Spicca il maestoso Teatro Romano, costruito verso il I sec. d.C. All’interno dell’area sono visibili un tratto originale della via Appia (Decumanus Maximus), costruito in blocchi di lava basaltica; i resti del Foro Repubblicano (II sec. a.C.), del Capitolium (dedicato a Giove, Giunone e Minerva), del Foro Imperiale, del Macellum (mercato), delle Tabernae, del complesso termale (II sec. d.C.). Negli spazi sottostanti alla càvea è situato il Museo che accoglie statue acefale, sculture, ex voto, epigrafi, monete (ripescate nel vicino fiume) e numerosi reperti, rinvenuti nel secolo scorso a Minturnae, nel centro urbano di Scauri e nelle campagne di Castelforte.

Appia patrimonio dell’Unesco “Un volano per la provincia”

Lettera aperta del presidente Stefanelli che spiega ai cittadini qual è l’obiettivo dei 13 comuni che hanno sposato il progetto “Regina Viarum”

Fare della via Appia un bene patrimonio dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite è l’agenzia che contribuisce alla costruzione della pace attraverso la cooperazione internazionale in materia di istruzione, scienza e cultura. Il Presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha scommesso da tempo su questo progetto ed è convinto che il ter­ritorio pontino e la sua “strada regina” abbiano tutte le carte in regola per ottenere il prestigioso riconoscimento. Stefanelli ha scritto una lettera aperta finalizzata a promuovere l’iniziativa. “Le ultime settimane hanno rappresentato un momento di fervore per il territorio del Lazio Meridionale: la visita dell’ICOMOS-International Council Monuments and Sites- sul nostro territorio ha catalizzato l’impegno di molti Comuni nel mettere in luce l’immenso lavoro che negli ultimi mesi è stato realizzato per collaborare alla candidatura della Via Appia a patrimonio dell’umanità. A questi voglio unirmi, in qualità di Presidente della Provincia di Latina, per dare seguito ad un progetto di governance territoriale che ha rappresentato una novità non solo a livello locale, ma anche regionale e nazionale, dimostrando il valore ricavato dalla sinergia di un’intera provincia. Con il nostro ingresso nel protocollo d’intesa “Via Appia. Regina Viarum”, istituito per il riconoscimento dell’omonima strada nella lista del patrimonio UNESCO, abbiamo scelto di affiancare il Ministero della Cultura istituendo una Cabina di Regia costituita da 13 Comuni del territorio(Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno). Con questa, la candidatura è stata declinata in modo da accrescere la consapevolezza verso un sito archeologico che riesca a collegare da nord a sud il territorio pontino. E’ così che nasce “Via Appia. Regina Viarum l’eredità latina candidata UNESCO”, un progetto che coordinato dalla nostra Amministrazione Provinciale, dall’Ente di Area Vasta e dai Comuni del territorio, ha dato via a più di 20 diversi eventi ai quali hanno partecipato 8000 partecipanti di tutte le età per apprendere la storia e la cultura di questa straordinaria strada millenaria. L’uomo difende ciò che ama e ama ciò che conosce: per noi la Via Appia sarà veicolo di costruzione sociale e di implementazione economica. Vogliamo coinvolgere le scuole, per far conoscere ai cittadini più giovani le radici della propria terra; ma vogliamo anche costruire un itinerario che richiami l’interesse turistico, coinvolgendo in esso espressioni associative ed economiche del territorio. Con la determinazione dimostrata da tutti i Comuni coinvolti e l’unità territoriale realizzata dall’Amministrazione Provinciale, continueremo a lavorare affinché questo nostro auspicio potrà presto concretizzarsi”.

Bilancio e programmi, Stefanelli stila l’agenda

Nessuna modifica in Giunta almeno fino a dicembre

Nessuna modifica e nessun colpo di scena nella riunione di maggioranza e di giunta di Minturno, che si è svolta ieri sera, dietro convocazione del Sindaco Gerardo Stefanelli. Le ipotesi, alcune fantasiose, altre meno, su cambi e novità, si sono rivelate senza fondamento, almeno per ora. Infatti eventuali turn-over nella squadra di giunta e il cambiamento degli assetti organizzativi della macchina comunale. Il Sindaco ha promesso che se ne parlerà a fine anno dopo l’approvazione del bilancio. Quindi per i prossimi tre mesi non ci saranno novità particolari circa le modifiche nell’esecutivo, come da più parti veniva ipotizzato.

Nel corso della riunione il primo cittadino minturnese ha tracciato un bilancio della stagione estiva, evidenziando le cose che si sono rivelate positive e quelle che si invece non sono andate come si pensava e quindi debbono essere migliorate. Stefanelli ha indicato una serie di iniziative che vorrebbe attivare nel 2024, anno in cui Minturno dovrà presentarsi come un enorme villaggio vacanze, che si pensa possa offrire la possibilità ai turisti di usufruire gratuitamente di una serie di servizi legati alla pratica sportiva, alle escursioni naturalistiche, agli eventi ludico ricreativi e culturali. Ma intanto è già in moto l’organizzazione per le iniziative natalizie. Infatti nel prosieguo della riunione, la maggioranza ha tracciato le linee guida dell’organizzazione per le festività di fine anno, che vedranno un maggiore coinvolgimento delle realtà associative del territorio, con particolare attenzione alle attività di animazione del borgo storico di Minturno ed al tradizionale Natale al castello; confermata inoltre l’organizzazione del Capodanno sul lungomare di Scauri.

Un focus è stato dedicato anche ai nuovi progetti da mettere in campo per il piano delle opere pubbliche: dalla ciclabilità dell’intero waterfront, alla riqualificazione urbana del borgo di Minturno, al progetto di riqualificazione del verde e dell’arredo urbano del lungomare Nazario Sauro. C’è quindi molto lavoro ancora da fare e e proprio per questo che la massima autorità del Comune di Minturno ha invitato i componenti della coalizione di governo ad un maggiore attivismo politico e amministrativo e ad una maggiore presenza all’interno della vita comunitaria.