Digitalizzazione, la Provincia ammessa al progetto ‘Syllabus’ per migliorare le competenze e la formazione dei dipendenti

C’è anche la Provincia di Latina tra i partecipanti al progetto ‘Syllabus’ promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica per sviluppare le competenze digitali dei dipendenti pubblici. Si tratta di una piattaforma per la valutazione e l’erogazione della formazione che ha come obiettivi il rafforzamento delle competenze individuali dei singoli dipendenti ponendoli in linea con gli standard europei e internazionali e il potenziamento delle strutture delle amministrazioni pubbliche per migliorare i servizi erogati a cittadini e imprese. L’iniziativa è nata dalla consapevolezza che la maggior parte della pubblica amministrazione effettuava formazione con vecchie modalità non prendendo in considerazione l’evoluzione digitale di tutti i processi amministrativi e della loro gestione.

L’ente di via Costa ha avanzato una richiesta di partecipazione nella consapevolezza che la transizione amministrativa, digitale ed ecologica passa soprattutto attraverso un investimento sul capitale umano. Il percorso prenderà il via dal primo ambito del progetto che riguarda le competenze digitali di base dei dipendenti pubblici. Sono una novantina i dipendenti interessati:  si tratta di quelli di categoria B con mansioni amministrative e tutti i dipendenti di categoria Nella fase iniziale sarà effettuato un test per verificare le competenze digitali di ciascun dipendente e all’esito di tale esame ciascuno verrà indirizzato al tipo di formazione adeguata al suo livello di preparazione poi, a conclusione di ogni ciclo formativo (che si svolgerà on line sulla piattaforma digitale di ‘Syllabus’) sarà effettuata una verifica attraverso un test per accedere al corso di livello superiore.

“L’ammissione della nostra Provincia al progetto sulle competenze digitali della pubblica amministrazione – spiega il presidente Gerardo Stefanelli – rientra nel programma del mio mandato che prevede l’acquisizione di una cultura della qualificazione delle risorse umane per dare vita ad una amministrazione moderna, capace di interpretare le nuove esigenze dei cittadini, delle imprese e della società. La digitalizzazione e con essa l’aggiornamento del personale rappresentano un passaggio obbligato per favorire la diffusione dei servizi digitali e di conseguenza migliorare la qualità dei servizi”.

Dopo i comuni di Sermoneta ed Itri, anche i Comuni di Sezze e San Felice Circeo hanno sottoscritto questa mattina l’adesione alla Centrale unica di Committenza

L’atto è stato firmato questa mattina dai rispettivi sindaci Lidano Lucidi e Monia Di Cosimo e dal presidente della Provincia Gerardo Stefanelli.

Come è noto, la stazione unica appaltante istituita con atto del Consiglio provinciale a febbraio 2021 si pone l’obiettivo di andare incontro alle tante esigenze nella gestione delle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture segnalate dai Comuni, soprattutto quelli più piccoli del territorio pontino. Alla Provincia viene dunque affidato il ruolo di Casa dei Comuni sulla scorta della legge Del Rio che l’ha individuata quale ente di secondo livello di coordinamento al servizio delle municipalità.

La Stazione appaltante rappresenta una struttura altamente qualificata che consente agli aderenti di avere a disposizione maggiori professionalità e, in prospettiva, una semplificazione degli adempimenti e delle procedure con conseguente riduzione del contezioso in materia di affidamento degli appalti pubblici. Il nuovo modello inoltre consente il conseguimento di una moderna funzione di Governance nel settore dei contratti pubblici e offre un modello di gestione delle gare pubbliche finalizzato all’ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali con conseguente risparmio concentrando in una struttura specializzata della Provincia quegli adempimenti che solitamente vengono curati da una pluralità di stazioni appaltanti.

“Sono davvero soddisfatto che oltre ai Comuni di Sermoneta e Itri, i primi ad aver aderito alla CUC – evidenzia il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – si aggiungano ora altri due comuni, quello di Sezze e di S. Felice Circeo, e mi auguro che ce siano altri, in modo da rafforzare il ruolo della Provincia come Casa dei Comuni, che è inserita nelle linee programmatiche dell’ente, e gestire al meglio i fondi destinati al nostro territorio inclusi quelli del Pnrr”. 

Servizio idrico, reti nuove e gestione smart. I piani dell’Ato 4

Parla il Presidente Stefanelli: “Combattere la dispersione è anche una battaglia etica, di equità. Investimenti mirati”.

I disagi di questa settimana arrecati dall’ennesimo guasto alla condotta delle Sardellane hanno riacceso i riflettori sulla necessità di interventi di ammodernamento della rete idrica. Un tema sul quale si sta impegnando in modo particolare il Presidente della Provincia di Latina e dell’Ato 4 Gerardo Stefanelli. Proprio con lui abbiamo fatto il punto della situazione su progetti e prospettive.

Nei mesi scorsi abbiamo parlato dei fondi PNRR ottenuti per rinnovare il Sistema Idrico Integrato. A che punto siamo?

“Mi fa piacere questa domanda perché ritengo che sia responsabilità delle istituzioni aggiornare in maniera continua le persone sul nostro operato. Il progetto redatto da Egato 4 Latina con il gestore Acqualatina, e che ha ottenuto il prezioso sostegno dell’Assemblea dei Sindaci, è risultato 11° a livello nazionale, rientrando quindi tra i soli 21 progetti ammessi e finanziati sui 119 presentati in tutta Italia. I nostri territori così, potranno beneficiare di 40 milioni di euro che ci hanno permesso di portare a oltre 54 milioni di euro gli investimenti del “Global Water Evolution: l’ottimizzazione del Sistema Idrico Integrato dell’Ato 4 – Lazio Meridionale”. Alcune linee di intervento sono già partite, e su tutte si sta completando la prima fase che è quella amministrativa. Il gestore sta rispettando i tempi”.

Quali sono gli obiettivi?

“Sono tanti, ma il principale credo sia la sinergia tra i soggetti coinvolti. Per la prima volta esiste un piano con una visione d’insieme e a lungo termine che è il frutto non di un solo soggetto, ma di un lavoro di squadra portato avanti dagli uffici ma, soprattutto, dall’Assemblea dei Sindaci. Questo punto è fondamentale, perché gli amministratori locali più di altri difendono gli interessi dei cittadini. Altrettanto importante è non parlare di interventi spot, ma di un progetto complesso e integrato, che si fonda su tre parole chiave: innovazione, sostenibilità e legalità. In estrema sintesi: stiamo cercando di tenere assieme l’attenzione alle necessità dei singoli territori e una visione d’insieme più ampia. Lo diciamo da tempo: sarebbe opportuno allargare l’ambito per mettere insieme maggiori forze economiche per essere più competitivi”.

Come si traducono queste parole in interventi?

“Non parlo più dei singoli interventi, è più giusto che lo facciano i tecnici che fanno capo al gestore. Però sicuramente il maggiore contributo come Egato 4 Latina e come Assemblea dei Sindaci riguarda le linee guida. A tal riguardo, l’innovazione si traduce nell’adozione delle tecnologie più avanzate sia di gestione che di intervento e dei sistemi più evoluti di analisi delle banche dati. La sostenibilità, invece, corrisponde a una vera e propria sfida, ovvero la lotta alle perdite che danneggiano gli utenti e l’ambiente. Per me questa è una battaglia etica. Infine, legalità vuol dire difendere i consumatori onesti e intercettare chi consuma acqua abusivamente”.

Dal punto di vista dei cittadini, però, al di là della qualità del servizio il tema centrale resta il caro bollette.

“Se vogliamo diminuire il peso della bolletta sulle tasche dei nostri concittadini, l’unica strada è quella di lavorare su innovazione, sostenibilità e legalità, è tutto collegato. Faccio alcuni esempi: innovare vuol dire meno guasti da riparare con una conseguente minore dispersione di risorse economiche. Sostenibilità vuol dire meno perdite e quindi meno energia per pompare l’acqua nelle condotte. Solo su questo punto abbiamo stimato un risparmio di 4,7 milioni di euro dal 2026. Infine, legalità vuol dire meno abusivi e più risorse economiche a beneficio di tutti. A tal proposito il gestore sta per installare 100 mila nuovi contatori intelligenti che permetteranno agli utenti di consultare i consumi in tempo reale via web”.

A breve potremmo parlare di smart cities anche nella provincia di Latina?

“Sì, dobbiamo farlo. Ritengo che la Provincia, nell’ambito delle sue competenze, debba supportare i Sindaci verso la costruzione delle smart cities di domani, sia nei piccoli che nei grandi Comuni. La digitalizzazione del Sistema Idrico Integrato è uno degli snodi fondamentali, si tratta di un’opportunità di crescita economica e di occupazione per i nostri giovani professionisti e le tante aziende e startup del territorio che fanno innovazione. E’ anche un’opportunità per ridurre il gender gap, basti pensare che il 30% delle risorse coinvolte nel progetto “Global Water Evolution” sono e saranno donne. Mi auguro che in futuro siano ancora di più”.

Bilancio 2023 e pluriennale, via libera dall’Assemblea dei sindaci

L’assemblea dei sindaci ha approvato questa mattina lo schema di Bilancio di previsione per il 2023 e il Pluriennale 2023-2025 adottato dal Consiglio provinciale il 7 febbraio scorso.

Alla riunione hanno partecipato – tra presenti e collegati in videoconferenza – i rappresentanti di 21 Comuni pontini.

L’assise ha approvato in apertura di seduta una modifica parziale del Regolamento dell’assemblea dei sindaci relativa proprio alla possibilità di svolgere le riunioni in modalità mista e quindi anche con la partecipazione in videoconferenza.

Il presidente Gerardo Stefanelli nel suo intervento introduttivo ha illustrato alcuni aspetti del documento di programmazione finanziaria per quanto riguarda la gestione dell’edilizia scolastica i maggiori costi – un milione e mezzo di euro – per le scuole derivanti dall’aumento dell’energia e l’introduzione della settimana corta che ha portato ad un risparmio del 15% circa. “Questi risparmi – ha sottolineato – ci consentono di sostenere il piano dei concorsi già avviato e le nuove assunzioni, necessarie per far funzionare l’ente ad una maggiore velocità e speditezza”.

Stefanelli ha inoltre comunicato la rimodulazione dell’aliquota di prelievo sulla tari comunale al 5%.

Il Bilancio è stato approvato con 18 voti favorevoli e tre astensioni, quelle dei commissari prefettizi di Latina e Terracina e quello del Comune di Cisterna.

Greenchange, approvato il progetto per la riqualificazione dell’Ufente e del lago Pani

Il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli ha firmato il decreto di approvazione del progetto definitivo sulla riqualificazione delle sorgenti dell’Ufente e del lago Pani previsto nell’ambito del programma europeo Life 2017 – Greenchange che ha tra i suoi obiettivi la rinaturalizzazione di ambienti umidi localizzati nell’agro pontino e nell’isola di Malta e del quale la Provincia di Latina è capofila.

Il progetto in questione, del costo complessivo di 119mila euro, è uno degli obiettivi fissati nel programma e riguarda la riqualificazione ambientale lungo il fiume Ufente nell’area compresa tra Sezze scalo e la zona dei Gricilli e interessa un sistema di piccole zone umide. L’obiettivo è quello ripristinare e conservare habitat igrofili e idrofili accrescendo la funzionalità ecologica e ambientale dell’intera area. Gli interventi previsti sono finalizzati ad incrementare l’eterogeneità del sito ricostruendo habitat un tempo presenti nella pianura pontina e progressivamente eliminati a causa dell’intensificarsi delle attività agricole.

Obiettivo di Greenchange è quello di contrastare la diffusa perdita di biodiversità all’interno delle aree agricole dovuta al deterioramento degli ambiti residuali a elevato valore naturalistico.

“La Provincia – commenta il presidente Gerardo Stefanelli – continua sul percorso tracciato nel progetto Greenchange e dimostra di essere in grado di mettere in campo iniziative fondamentali in tema di tutela dell’ambiente riuscendo ad intercettare anche finanziamenti europei mirati alla tutela del territorio”.

Consiglio provinciale: via libera a documento di programmazione e Bilancio di previsione. Stefanelli: “Riaffermiamo il ruolo strategico di questo ente”

Si è riunito questa mattina il Consiglio provinciale. L’assise ha approvato all’unanimità il Documento unico di programmazione 2023/2025 e lo schema di bilancio di previsione 2023/2025. Rispetto a quest’ultimo documento la somma complessiva ammonta a 117 milioni di euro: la principale voce di spesa, oltre 30 milioni di euro, riguarda l’edilizia scolastica per interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria degli edifici, efficientamento energetico e adeguamento normativo; 16 milioni di euro sono invece destinati agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità e dei ponti; quasi 5 milioni ad ambiente e pianificazione e 5 milioni alla formazione.

Per il 2023 le principali voci di entrata nelle casse della Provincia sono rappresentate dall’imposta provinciale di trascrizione (15 milioni), dalla Rc Auto (23 milioni). Tra le entrate tributarie l’ente prevede di incassare dall’imposta sulle funzioni ambientali 3 milioni e 400mila euro quale tributo sugli imponibili tari dei Comuni pontini. Circa un milione di euro dalle sanzioni per violazioni al Codice della strada. Rispetto a quest’ultimo punto è in fase di aggiudicazione la gara per la gestione del servizio delle sanzioni rilevate con autovelox con una rivisitazione dei posizionamenti degli impianti di controllo.

Via libera all’unanimità anche al Piano Triennale delle opere pubbliche 2023/2025 con interventi su ambiente, sicurezza e manutenzione di strade, ponti e scuole. Per l’anno 2023 la somma disponibile che ha già una copertura finanziaria ammonta a 16 milioni di euro mentre per il triennio il totale previsto per gli interventi ammonta a 126 milioni di euro.

“Il Documento unico di programmazione – ha sottolineato il presidente Gerardo Stefanelli nel suo intervento – esprime il ruolo strategico della Provincia quale ente di area vasta sulla scorta degli obiettivi che ci siamo dati: come stazione unica appaltante supportiamo i Comuni del territorio in particolare quelli più piccoli, abbiamo potenziato il ruolo della comunicazione sui social e con l’avvio della newsletter che ci consente di portare a conoscenza della nostra attività sia le amministrazioni che i cittadini. Per quanto riguarda l’organico sono partiti i concorsi che ci consentiranno di potenziare il personale e poter lavorare quindi in maniera più veloce sui progetti per i quali abbiamo le risorse economiche: le nuove assunzioni ci consentiranno di spendere anche i fondi a disposizione per la viabilità. . In materia di edilizia scolastica – ha proseguito – stiamo lavorando sul piano di ridimensionamento per migliorare l’offerta formativa e, utilizzando i fondi del Pnrr, procedere all’efficientamento energetico degli istituti dotandoli di impianti fotovoltaici. E in materia di razionalizzazione – ha concluso – l’attuale sede dell’Ufficio scolastico provinciale, oggi occupata in minima parte, potrebbe ospitare 6/700 studenti consentendoci di risparmiare circa 300mila euro di affitti per edifici che non sono di nostra proprietà”.

Valorizzazione dell’offerta turistica grazie ai tanti progetti in cantiera

Parla il Sindaco Stefanelli “Siamo un Comune in rampa di lancio viste le iniziative poste in essere”. Appello anche agli imprenditori turistici locali

“La città di Minturno è sulla rampa di lancio, tante e tali sono le iniziative poste in essere, tutte in grado di incidere sull’appetibilità turistica del nostro magnifico territorio”. Il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli è visibilmente raggiante, in ragione di un’azione strategica e sinergica che pone il Comune di Minturno in primo piano nel quadro di un processo di valorizzazione storico-turistica-paesaggistica del sud pontino. Il primo cittadino minturnese sottolinea il finanziamento del museo multimediale al castello (grazie al progetto presentato insieme ai comuni di Gaeta e Formia) e l’intervento sul ponte borbonico. A ciò va aggiunta la riqualificazione delle Sieci, i cui lavori, possibili con i fondi del PNRR, saranno affidati entro il primo semestre del 2023. “Il 27 gennaio a Gaeta – ha continuato Stefanelli – ci saranno gli Stati Generali della Destinazione Lazio Meridionale, dell’associazione pubblico-privata, composta da Comuni, Parco dei Monti Aurunci e Riviera di Ulisse, privati e Università di Cassino, cui prenderà parte il Comune di Minturno, per fare il punto della situazione in merito sul lavoro compiuto in merito sul lavoro compiuto in merito ad una gestione strategica della promozione turistica di un importante territorio compreso tra le province di Latina e Frosinone, ed all’interno del quale Minturno recita un ruolo di primo piano. Minturno proporrà le sue idee progettuali che come Amministrazione stiamo portando avanti per promuovere e commercializzare la nostra offerta turistica, imperniata sulla valorizzazione del nostro immenso patrimonio ricco di bellezze storico-paesaggistiche”. Ovviamente nel bilancio di quanto è stato fatto non poteva mancare la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Ministero, Comuni ed Enti per la candidatura del sito “Via Appia Regina Viarum” nel patrimonio mondiale dell’Unesco, che “rappresenta un ulteriore asso nella manica nel processo di valorizzazione del Comune di Minturno. Si tratta – ha aggiunto Stefanelli, anche in veste di Presidente della Provincia di Latina – di un’opportunità enorme dal punto di vista turistico-culturale anche per il nostro Comune, che vanta uno dei pochi tratti originali della via Appia non intaccato dall’urbanizzazione : il Decumanus Maximus che attraversa il sito archeologico di Minturnae, a ridosso del Garigliano. La vicinanza alla Capitale e al percorso forse più noto dell’antica “autostrada” ci consentirà di beneficiare dell’aspetto di gravitazione attrattiva della parte “romana” dell’Appia antica, a differenza di siti parimenti importanti ma distanti da Roma. L’adesione a tale progetto fa seguito alle iniziative sostenute in passato dal nostro ente, come la riscoperta del Castrum e 190° anniversario della costruzione del Ponte Real Ferdinando. La via Appia rappresenta l’elemento di unione e collegamento con l’intera provincia, estendendosi dal nord al sud del territorio pontino”.

Il primo cittadino, a tal proposito, auspica un lavoro in sinergia con i Comuni ricadenti nella provincia di Latina. La Provincia di Latina fungerà da cabina di regia ed in tal senso è stato predisposto un protocollo d’intesa tra l’Amministrazione di via Costa e i Comuni interessati per fare rete ed essere da supporto delle azioni da porre in essere a margine del riconoscimento “Via Appia Regina Viarum” nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Stefanelli infine ha lanciato un appello agli imprenditori minturnesi che incidono sull’offerta turistica, invitati a fare sistema con la costruzione di un consorzio turistico privato “in grado – ha concluso – di incidere sulla qualità della medesima offerta turistica, imperniata su un aumento dei posti letto, sulla capacità di migliorare in termini di qualità, ospitalità ed opportunità. La nostra città dovrà essere in grado di garantire al turista, al visitatore in genere un’offerta completa, ricca e variegata”.

“Non uno di meno”, il progetto della Provincia per contrastare il disagio giovanile. Sabato la presentazione ufficiale

Sarà presentato ufficialmente sabato 21 gennaio alle ore 10 presso l’auditorium ‘Daniele Nardi’ nella sede della Latina Formazione e lavoro di via Epitaffio ‘Non uno di meno’,il progetto della Provincia elaborato e coordinato dall’Agenzia Latina Formazione e Lavoro, finanziato, nell’ambito dell’iniziativa ‘AzionEprovincegiovani– Azioni di contrasto al disagio giovanile’ dall’Unione delle Province Italiane grazie al Fondo per le politiche giovanili istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il progetto punta a realizzare azioni strutturate ed orientate a contrastare fenomeni di disagio coinvolgendo, in primo luogo, gli allievi inseriti nei circuiti della formazione professionale e dell’istruzione secondaria di primo e secondo grado, con la prospettiva di aprirsi al territorio e coinvolgere gruppi di adolescenti nei quartieri del territorio provinciale più a rischio di devianza e disagio psicologico, sociale e relazionale. Questo grazie alle forze messe in campo dai partner del progetto e dagli associati, nonché dai professionisti coinvolti nel progetto. Partner specialistico è il Distretto socio sanitario Latina 4, quello scolastico l’istituto comprensivo ‘Giacomo Orzini’, mentre hanno aderito all’iniziativa i Comuni di Bassiano, Cori e Rocca Massima che provvederanno al coinvolgimento degli altri Comuni della provincia.

Il progetto intende intercettare i fenomeni del disagio e le cause; attivare interventi di prevenzione dei fenomeni devianti; coinvolgere il territorio e la comunità educante lì dove i fenomeni sono già manifesti e devono essere affrontati; attivare interventi di cura là dove il disagio è diventato patologico; costruire una rete stabile di osservazione ed intervento concreto che, come è successo con DROP IN, sopravviva alla progettualità specifica. “Siamo particolarmente soddisfatti dell’avvio del progetto “Non Uno di Meno” che ha l’obiettivo di mettere in campo delle iniziative e delle sinergie che siano di aiuto per la gestione del fenomeno del disagio giovanile. Il progetto – spiega l’amministratore Unico Latina Formazione e Lavoro Gianluca Cecchet si inserisce e rafforza l’agire quotidiano dell’Agenzia Latina Formazione impegnata nel gestire un percorso di crescita umano degli oltre mille allievi che frequentano i nostri

corsi. Il fenomeno del disagio giovanile riguarda tutti, i nostri figli, i nostri allievi, i nostri ragazzi, e per questo richiede uno sforzo che deve consentirci di interagire su un piano collaborativo tra istituzione formative, enti locali, forze dell’ordine, enti sanitari.

“Questo progetto – sottolinea il presidente della Provincia Gerardo Stefanelli – dimostra come l’ente, in questo caso attraverso la società Latina Formazione disponga di ottime professionalità e sia in grado di predisporre strumenti efficaci per affrontare tematiche complesse, di lavorare sul territorio e muoversi con azioni concrete che incidono sulla qualità della vita e rispondono a esigenze specifiche della popolazione”.

Parteciperanno tra gli altri, oltre al presidente Stefanelli, la professoressa Pina Cochi, dell’Ufficio del Gabinetto del Ministero dell’istruzione e Monica Loforese, tenente presso il Comando provinciale dei carabinieri.

Province, l’asse del Lazio sud

Ieri l’incontro tra i Presidenti degli enti di Latina e Frosinone: l’idea di un percorso comune

«Un confronto cordiale, di­retto, efficace e produttivo». Così il Presidente della Provin­cia di Frosinone, Luca Di Stefa­no, ha definito l’incontro con il suo on1ologo della Provincia di Latina, il Presidente Gerardo Stefanelli, avvenuto questa mattina nel suo ufficio presso Palazzo Jacobucci. «Due terri­tori contigui e non in concor­renza, anzi complementari per caratte1;stiche geografiche e orografiche come quelli delle Province di Frosinone e Latina devono cooperare, lavorare per una collaborazione strategica e, all’occorrenza, addirittura tat­tica. Lo dico perché nel inondo amministrativo attuale la con­correnza tra i territori per l’otte­nimento dei fondi è una realtà non comprimibile e lo è non so­lo per la rincorsa all’occasione imperdibile del PNRR o dei Fondi Strutturali europei» ha aggiunto il Presidente Di Stefa­no.
Il dialogo tra i due Presidenti si è infatti basato soprattutto sulle opportunità che un’asso­nanza sulle politiche di svilup­po del Lazio meridionale possono offrire, specialmente se a programmarle sono Enti di Area Vasta come sono le Provin­ce. Un’idea di progresso comu­ne, teso a valorizzare reciproca­mente le potenzialità, che ha già trovato ottimi esempi, uno dei quali l’unione tra le Camere di Commercio che ha permesso di costituire una realtà Camera­le tra le più importanti in Italia. Quella del Presidente Stefanelli non è stata dunque una sempli­ce visita di cortesia ma un vero e proprio incontro di lavoro che avrà un seguito.

L’incontro, programmato da giorni, cade in una fase interes­sante, nella quale si è nuova­mente acceso il dibattito sulle province e sul loro ritorno ad antico splendore. Il centrode­stra, con Forza Italia in prima li­nea, ha presentato una propo­sta di legge per re-istituire le province e soprattutto tornare a fare eleggere direttamente dai cittadini presidente e Consi­glio. Ma allo stesso tempo an­che da sinistra si muove qualco­sa, col partito democratico che ha presentato una sua propo­sta. Se le cose non si complica­no, qualcosa certamente si riu­scirà a fare.
Del resto in questi anni le province hanno sofferto e non poco. «Ma nonostante questo si riesce a fare qualcosa di positi­vo» spiega il presidente Stefa­nelli. Che proprio ieri ha ottenuto il via libera per i progetti relativi alla viabilità da sistema­re in tanti piccoli c0muni del territorio. Proprio quelle realtà che sono rimaste più penalizza­te dall’assenza di una struttura di riferimento come la Provin­cia.
Nelle scorse settimane al Se­nato Licia Ronzulli di Forza Ita­lia ha presentato una proposta di legge con tre articoli che pre­vedono l’elezione diretta del Presidente e del Consiglio della provincia oltre all’elezione di­retta del Sindaco e del Consiglio metropolitano, abolendo il bal­lottaggio, nel caso che il candi­dato superi il 40% dei voti, ed estendendo tale criterio anche ai comuni sopra i 15 mila abi­tanti. Un primo passo avanti verso il ritorno alle Province di una volta.

Provincia, l’idea di è ripartire subito col voto dei cittadini

La prima riforma su cui lavorano in Parlamento è restituire il potere di scelta su presidente e Consiglio agli elettori

Elezione diretta di consiglie­ri e presidente e poi ancora tor­nare ad avere le competenze ne­cessarie per gestire le tante cose che servono sul territorio. Lo stesso presidente della provin­cia Gerardo Stefanelli è favore­vole al progetto di rilancio degli enti territoriali e non ha nasco­sto in diverse occasioni l’idea che bisogna restituire alle Pro­vince l’antico splendore. «Non ho dubbi sul fatto che esse siano la vera risorse per il territorio, per dare risposte ai cittadini su materie delicate. Le regioni so­no lontane, sono viste come enti superiori a cui il cittadino non può accedere. Le Province era­no, anzi sono, tutt’altro» ha det­to il presidente nella conferenza stampa di fine anno qualche set­tin1ana fa. Uno Stefanelli pen­siero che oggi torna protagoni­sta dal momento che anche in Parlamento si sta n1uovendo concretamente qualcosa. Il cen­trodestra, con Forza Italia in pri­ma linea, ha presentato una pro­posta di legge per re-istituire le province e soprattutto tornare a fare eleggere direttamente dai cittadini presidente e Consiglio. Ma allo stesso tempo anche da sinistra si muove qualcosa, col Partito Democratico che ha pre­sentato una sua proposta. Se le cose non si complicano, qualco­sa certamente si riuscirà a fare. Del resto in questi anni le pro­vince hanno sofferto e non poco. «Ma nonostante questo si riesce a fare qualcosa di positivo» spie­ga il presidente Stefanelli. Che proprio ieri ha ottenuto il via li­bera per i progetti relativi alla viabilità da sistemare in tanti piccoli comuni del territorio. Proprio quelle realtà che sono ri­maste più penalizzate dall’assenza di una struttura di riferi­mento come la Provincia.
Ieri l’ente di via Costa ha dato il via libera all’avviso pubblico il cui obiettivo è finanziare o cofi­nanziare interventi realizzati dai piccoli Comuni. Si tratta, co­nte previsto dalla delibera ap­provata a novembre scorso dal Consiglio provinciale, di una mi­sura strutturale da inserire nel bilancio dell’ente con la quale vengono garantiti alle ammini­strazioni con popolazione resi­dente fino a 5 mila abitanti i fon­di per interventi su strade di proprietà comunale di collega­mento o a servizio della viabilità provinciale al fine di incremen­tare l’efficienza di una rete di mobilità sostenibile nell’ambito del territorio provinciale. L’av­viso pubblico è finanziato con ri­sorse provinciali per un am­montare complessivo di 200 mi­la euro. «Con questo avviso pubblico – sottolinea il presi­dente della Provincia Gerardo Stefanelli – intendiamo suppor­tare i Comuni minori che spesso non hanno le risorse sufficienti per intervenire sullo stato della viabilità cittadina. I fondi messi a disposizione sono quindi un contributo per il miglioramento della rete viaria della nostra pro­vincia».